All’inizio del 2021 l’Iraq si trova ancora fare i conti con le sue fragilità economiche e securitarie, aggravate nell’ultimo anno dalla pandemia da Covid-19 e dalla recrudescenza dello Stato Islamico (IS). L’attuale governo ad interim del primo ministro incaricato Mustafa al-Kadhimi fatica ad avviare le riforme da tempo richieste dai movimenti di piazza e a rispettare le promesse elettorali. Alle incognite interne si sommano quelle relative all’approccio che la nuova presidenza Biden adotterà nei confronti dell’Iraq.