Dopo l’orrore di Bucha, Biden chiede che Putin sia processato per crimini di guerra e Zelensky si rivolge al Consiglio di Sicurezza: “Dov’è la pace che l’Onu deve garantire?”
Dopo l’orrore di Bucha, Biden chiede che Putin sia processato per crimini di guerra e Zelensky si rivolge al Consiglio di Sicurezza: “Dov’è la pace che l’Onu deve garantire?”
Presunti crimini di guerra a Bucha, ma Mosca nega ogni accusa. L’Europa pensa a nuove sanzioni mentre Orban, rieletto in Ungheria, festeggia: “Abbiamo vinto contro Bruxelles e il presidente dell’Ucraina”.
Domenica 3 aprile si terranno le elezioni in Ungheria e Serbia. Un voto particolarmente interessante che mette alla prova due leader europei controversi e considerati come sempre più autoritari: il premier ungherese Viktor Orban e il presidente serbo Aleksandar Vucic. Mentre l’Ungheria è un paese membro dell’Unione Europea, la Serbia è ancora solo candidato. I due regimi però si somigliano sia per longevità che per la progressiva erosione dello stato di diritto.
La presidente del parlamento Ue Metsola a Kiev, mentre si registra la prima incursione ucraina in Russia. E al Summit con la Cina Bruxelles avverte Pechino: “Equidistanza non è abbastanza”.
L'Algeria è in prima fila come fornitore di energia alternativo alla Russia. Italia e Spagna sono i maggiori partner, ma le aspettative potrebbero essere eccessive.
La promessa del presidente Biden di vendere all’Europa 15 miliardi di metri cubi di Gnl nel 2022 è un passo in avanti, ma ben altro servirà per raggiungere gli obiettivi europei del REPowerEU, per ridurre la dipendenza dalla Russia di due terzi entro quest’anno. E il prezzo sarà più alto. Il gas USA quindi non ci salverà. Ecco perché.
Russia e Cina lavorerebbero per dar vita a un sistema monetario parallelo. L’attuale crisi potrebbe erodere il ruolo del dollaro. Viene meno la fiducia internazionale?
La risposta dei Paesi occidentali all’invasione russa è stata compatta, prova di un rafforzamento della NATO e dell’UE. Ma le altre organizzazioni internazionali?
Terminati i colloqui di Istanbul, Mosca frena sulle ipotesi di intesa: “Nessuna svolta né nulla di promettente”. Colloquio telefonico Draghi-Putin mentre prosegue l’offensiva sul campo.
Turkey’s newfound willingness to engage states it long antagonised, most notably Saudi Arabia, the United Arab Emirates, Egypt, and Israel, holds the potential to lead to a reshuffling of international relations in the Middle East. Across the region, these developments could herald a further weakening of Sunni Islamist organisations such as the Muslim Brotherhood and its many offshoots, and could also buttress the anti-Iran partnership linking the Gulf states to Israel.