I sondaggisti non hanno dubbi: per il premier uscente Benjamin Netanyahu e per la sua lista Likud-Beitenu e l'intero blocco politico della destra nazionalista e confessionale, il voto sarà una passeggiata. Nessuno potrà sbarrare la strada a re Bibi – così la stampa chiama il primo ministro – nella sua corsa al terzo mandato.
Risultati della ricerca:
Secondo i bookmaker il 2013 sarà l’anno della svolta tra Iran e Israele. Lo strike contro le installazioni atomiche potrebbe materializzarsi a breve. «Entro la prossima primavera, al massimo la prossima estate» ha detto a settembre nel suo discorso all’Assemblea Generale dell’Onu Benjamin Netanyahu – se avanza agli attuali livelli di arricchimento (di uranio) Teheran sarà a pochi mesi, forse, a poche settimane, dall’ottenere il quantitativo di uranio necessario per la sua prima bomba».
L’intervento militare francese in Mali che si sta sviluppando in queste ore suscita qualche interrogativo non ozioso sul piano della legittimità internazionale e su quello delle strategie politiche perseguite dalla Francia sul continente africano e nel mondo.
Il 2012 è terminato con il conferimento del Premio Nobel per la pace all’Unione Europea per aver contribuito per più di 60 anni alla pace e alla riconciliazione e per aver garantito democrazia e diritti umani nel vecchio continente. Durante la cerimonia di consegna del Premio, il presidente del Consiglio europeo, Van Rompuy, ha citato John F.
Il petrolio, croce e delizia del Venezuela e dei suoi governi. Sembrerebbe un paradosso eppure in questo paese l’oro nero da componente importante dell’export si è progressivamente trasformato nell’asset fondamentale per la sopravvivenza propria e, come vedremo, altrui.
La situazione in Venezuela appare sempre più instabile, il presidente della Corte Suprema Luisa Estella Morales ha dichiarato che la posticipazione del giuramento di Chávez è legittima ma il Paese rimane formalmente senza governo. Hugo Chávez è ricoverato a Cuba dopo l’ennesimo intervento operatorio per combattere la sua battaglia contro il cancro, una malattia di cui non sono mai state rese pubbliche informazioni sull’esatta natura e sulla gravità.
Il Referendum costituzionale egiziano ha motivato le opposizioni contro le scelte politiche dei Fratelli musulmani. Tuttavia, con le elezioni parlamentari alle porte, l’opposizione egiziana è ancora divisa e frammentata. La nuova Costituzione è stata approvata con il 64% dei voti: un risultato al di sotto delle aspettative per gli islamisti. Al Referendum confermativo del 19 marzo 2011 infatti la dichiarazione costituzionale temporanea, voluta dalla giunta militare e appoggiata dai Fratelli musulmani, aveva ottenuto il 77%.
Nonostante l’attenzione mediatica sul presidente Mahmoud Ahmadinejad, l’elemento più importante nel quadro politico iraniano è indubbiamente la Guida Suprema, carica che dal 1989 è ricoperta dall’ayatollah Ali Hossein Khamenei. Tra le sue prerogative vi è la nomina, in maniera diretta e indiretta, dei membri del Consiglio dei Guardiani, un organo che tra i suoi compiti ha quello di con-trollare l’islamicità delle proposte di legge del Majlis e la candidatura alle elezioni.
Spd è il partito più antico dell’attuale scena politica europea. Quello che nel Novecento ha saputo sottrarre nel modo più convincente la retorica “progressista” ai partiti liberali che nell’Ottocento interpretavano la “filosofia del futuro” come ideologia della borghesia emergente. La componente prospettica è stata centrale in tutta la storia del partito, che nell’inno dei tempi di Willy Brandt in-carnava la “forza trainante del nuovo tempo”.
Alla vigilia delle elezioni presidenziali in Egitto in pochi avrebbero immaginato che Mohamed Morsi, la “ruota di scorta” che i Fratelli musulmani hanno presentato come loro candidato dopo l’esclusione di Khairat al-Shater, sarebbe stato poi considerato l’uomo più importante del Medio Oriente, così come indicato dal Time in una sua recente copertina.