In uno scenario internazionale già segnato dall’apparente arretramento della posizione egemonica degli Stati Uniti e dalla contrastata ascesa di un nuovo gruppo di grandi potenze, quali sono i rischi di un’Europa indebolita e quindi in seconda fila?
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L’evento, che si è svolto in lingua inglese, trae spunto dalla pubblicazione del volume di Marco Magnani Sette anni di vacche sobrie. Come sarà l'Italia del 2020? Sfide e opportunità di crescita per sopravvivere alla crisi (UTET).
Nel quadro della rinnovata attenzione del nostro Paese nei confronti dell'Africa sub-sahariana, l'evento vuole essere un'occasione per discutere liberamente su scenari, strumenti, possibilità, interessi e responsabilità del nostro Paese verso il grande continente africano, alla luce del rapporto ISPI.
L'iniziativa, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con ISPI, ha permesso di fare incontrare operatori politici, economici, diplomatici, ONG, associazioni, media e tutti coloro che nutrono un interesse verso l'Africa.
In uno scenario internazionale già segnato dall’apparente arretramento della posizione egemonica degli Stati Uniti e dalla contrastata ascesa di un nuovo gruppo di grandi potenze, quali sono i rischi di un’Europa indebolita e quindi in seconda fila?
Quali saranno le principali tendenze politiche ed economiche che distingueranno lo scenario internazionale nel 2014? Quali saranno gli attori cruciali in un mondo sempre più multipolare?
L’evento, che ha tratto spunto dalla pubblicazione del volume “Confessioni di un trafficante di uomini” (ed. Chiarelettere) di Giampaolo Musumeci e Andrea Di Nicola, è stato organizzato nell'ambito dei Seminari dei Master in Diplomacy e International Cooperation dell'ISPI.
L’evento è stato organizzato in occasione della pubblicazione del 9° Rapporto sulle prospettive economico-strategiche "Nomos & Khaos" e si è focalizzato tra gli altri sui temi del multilateralismo, dell'energia e dell'acqua.
L'incontro si è tenuto presso la sede dell'ISPI (Palazzo Clerici - Via Clerici, 5 - Milano).
La storia del Dottor Zivago di Boris Pasternak non riguarda solo l’opera più famosa di un autore premiato con il premio Nobel per la letteratura, ma è la storia di un libro la cui pubblicazione ha coinvolto stati, governi, partiti, servizi segreti e editori nel pieno della Guerra Fredda.
L’evento è stato organizzato in occasione della pubblicazione del numero di novembre di Limes dedicato a questi temi.
L'incontro si è tenuto presso la sede dell'ISPI (Palazzo Clerici - Via Clerici, 5 - Milano).