La dinastia bin Laden è destinata a scomparire, ma al-Qaeda rimane viva e vegeta. Si potrebbe riassumere così il commento di Jason Burke, giornalista e ricercatore britannico e autore di molti libri sul jihadismo globale, a proposito della morte di Hamza bin Laden, uno dei figli del fondatore di al-Qaeda.
Risultati della ricerca:
“Vogliamo cambiare l’Europa. La nostra Europa deve essere molto più vicina alla Russia”, diceva Gianluca Savoini al famoso incontro in una sala dell’hotel Metropol di Mosca. Per conto della sua associazione Lombardia-Russia, di Matteo Salvini o di tutti e due, Savoini immaginava “una grande alleanza pro-Russia”, snocciolando nomi e sigle: da Mme Le Pen e la Lega, ai sovranisti, agli antisemiti e ai neo-nazisti del vecchio continente.
Ieri l’Italia si è unita al piccolo e selezionato gruppo di Stati Membri dell’UE (Polonia, Portogallo e Ungheria, a cui forse si aggiungerà l’Austria) autorizzati a emettere Panda Bond sul mercato interbancario cinese. L’emissione di obbligazioni Panda triennali è pari a un valore totale di 1 miliardo di yuan (130 milioni di euro) con un rendimento fisso del 4,5%.
Ripercorrendo la vita di Béji Caïd Essebsi, il Presidente della Repubblica tunisina scomparso il 25 luglio, si possono ritrovare tutti i nodi e tutta la complessità della storia moderna del piccolo paese mediterraneo.
“La religione non è un esame di nazionalità ma una questione personale fra l’uomo e Dio”.
Mohandas K. Gandhi
Secondo il Pew Research Center di Washington, quanto a limitazione delle libertà religiose, Israele è uno dei paesi più restrittivi del mondo: è fra i 20 peggiori, in compagnia di Arabia Saudita, Siria e Iran. Ha il quinto livello più alto di “ostilità sociali legate alle norme religiose” e il sesto più alto di “tensione e violenza interreligiosa”: peggio della Siria.
Il presidente tunisino Beji Caied Essebsi è deceduto oggi all’età di 92 anni. Essebsi era stato ricoverato d’urgenza già un mese fa in seguito ad un grave malore. Sorgono ora inevitabili interrogativi sulle ripercussioni che questo evento potrebbe avere sul futuro assetto politico della Tunisia, soprattutto in virtù del doppio appuntamento elettorale previsto per l’autunno.
Il 2019 sarà ricordato nel retaggio delle proteste studentesche di piazza Tiananmen del 1989 non solo per i trent’anni ormai trascorsi, ma anche per la morte di Li Peng, ex premier della Repubblica Popolare Cinese, conosciuto dai media occidentali come il “Macellaio di Pechino”.
Disordinata, imprevedibile e in rottura con la tradizione: la scena politica del Regno Unito assomiglia sempre più alla pettinatura di Boris Johnson, l’ex sindaco di Londra e leader della campagna per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea che tra gaffes, dichiarazioni controverse e un’attenta opera di costruzione della propria immagine pubblica è stato eletto oggi nuovo leader del Partito conservatore con il 66% dei voti degli iscritti.
Di colpo il riverbero è quasi accecante, ma socchiudendo gli occhi si vedono quasi a portata di braccia le coste della Spagna e la Rocca di Gibilterra. Siamo sulla banchina di Tanger Med, un gigantesco complesso industriale e portuale a 40 chilometri da Tangeri. File e file di utilitarie Renault brillano nel sole e aspettano di essere imbarcate. Davanti a noi uno dei tratti di mare più trafficato al mondo – ci passa il 20% del commercio marittimo globale – punto d’incontro tra Atlantico e Mediterraneo, tra Africa ed Europa.