Il risultato delle elezioni tedesche non è solo una questione nazionale. Con l’uscita di scena di Angela Merkel l’Europa perde una delle leader più popolari al mondo, e il risultato del voto per il momento non ha portato molta chiarezza su chi sarà il suo successore alla guida della prima economia europea. Quale sarà la politica europea del prossimo governo di Berlino? Raccoglierà l'eredità della Cancelliera - soprattutto sulle questioni economiche come l'indebitamento comunitario - o segnerà una rottura con il passato?
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Dopo 16 anni finisce l’era della cancelliera Merkel e la Germania si prepara a una tornata elettorale con un risultato che si preannuncia senza precedenti. Per la prima volta infatti il Paese potrebbe andare incontro a una coalizione a 3 che, secondo i sondaggi, vedrebbe i socialdemocratici come primo partito. Qual è l'eredità che Angela Merkel lascia alla Germania? Quale governo potrà uscire dalle urne? E quali i principali punti dell'agenda politica dei possibili partiti di governo?
Il ritorno al potere dei Talebani in Afghanistan dopo 20 anni di guerra e proprio a ridosso del ventesimo anniversario degli attentati dell'11 settembre 2001 apre nuovi e preoccupanti scenari per il futuro del paese e della regione. Ma impone anche numerosi interrogativi sui due decenni trascorsi da quell'avvenimento, sul loro significato e sulle loro conseguenze di lungo periodo. Cosa è cambiato in questi vent'anni? A cosa sono servite le lunghe guerre in cui molte nazioni occidentali sono state coinvolte se un paese come l'Afghanistan sembra improvvisamente tornare al punto di partenza...
L’ambiente cibernetico è diventato il sistema nervoso dei paesi altamente informatizzati, in quanto collega tra loro le dimensioni politico-strategica, militare, economico-finanziaria, commerciale, industriale, infrastrutturale e sociale.
Il 28 giugno le forze di difesa del Tigray hanno occupato nuovamente la capitale regionale Mekelle, costringendo l'esercito federale etiope alla ritirata. Il governo, poco dopo, ha deciso di dichiarare un cessate-il-fuoco immediato e unilaterale, riflesso dei recenti successi militari del Fronte popolare di liberazione del Tigray. Dopo otto mesi di guerra, il conflitto entra nella fase forse più difficile per Addis Abeba, mentre la popolazione tigrina è nel mezzo di una gravissima crisi umanitaria, con circa 350.000 persone si trovano in situazione di carestia.
Con un’affluenza ai minimi storici, il 18 giugno l’Iran ha eletto alla presidenza Ebrahim Raisi. Qual è l’orientamento ideologico del nuovo presidente? In che modo questo risultato influenzerà i negoziati nucleari? Che impatto avrà sul dialogo con gli Stati Uniti e sui nascenti colloqui con i paesi del Golfo? Come influenzerà l'economia?
Joe Biden è arrivato in Europa per la sua prima visita all’estero da 46esimo presidente degli Stati Uniti. Dopo i 4 anni burrascosi di Trump annuncia agli alleati che “l’America è tornata” e vuole costruire un fronte delle democrazia per contrastare Russia e Cina. Nel G7 in Cornovaglia, al vertice Nato e durante il summit Usa-Ue, intervallati da faccia a faccia con i leader del mondo, l’inquilino della Casa Bianca ha delineato la ‘sua’ dottrina di politica estera. Le due sponde dell’Atlantico sono tornate ad esser vicine come un tempo?
Il Next Generation EU (NGEU) ha rappresentato un punto di svolta per l’Unione europea ed una dimostrazione di solidarietà senza precedenti di fronte all’emergenza sanitaria ed economico-sociale rappresentata dal COVID. L’esborso dei fondi stanziati è però vincolato alla realizzazione di riforme strutturali importanti sulle quali Bruxelles richiede rigorose garanzie e le tensioni con i governi nazionali non mancano. Possono misure di sostegno comune come il NGEU diventare strumenti finanziari stabili? Quali le implicazioni dal punto di vista politico ed economico?