Ridimensionamento della presenza militare in Iraq e Afghanistan in favore di nuove missioni in Africa, in particolare nel Sahel. Questa è la rotta tracciata dal Parlamento italiano il 17 gennaio. Nonostante le Camere sciolte il nostro governo ha “urgentemente” approvato il dispiegamento di truppe in Niger, Libia, Tunisia, Marocco e Repubblica Centroafricana per un totale di oltre 83 milioni di euro per il 2018 (di cui 65 fra Niger e Libia).
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MED 2017 è la terza edizione della conferenza internazionale co-organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall'ISPI. L'evento trasformerà Roma in un hub globale per un dialogo di alto livello sul Mediterraneo allargato, con l'obiettivo di ripensare gli approcci tradizionali e disegnare una nuova "agenda positiva".
Lo Yemen è diventato un terreno di scontro geopolitico indiretto fra Arabia Saudita e Iran. I sauditi intervengono militarmente dal marzo 2015 per ripristinare le istituzioni riconosciute dalla comunità internazionale, l’Iran fornisce sostegno politico e, in parte, militare agli insorti sciiti del nord, il movimento degli huthi (Ansarullah, “i partigiani di Dio”). Originari del governatorato settentrionale di Sa’da, gli huthi combattono contro il governo centrale insieme al gruppo di potere dell’ex presidente yemenita Ali Abdullah Saleh.
Negli ultimi anni l’opinione pubblica mondiale è stata ripetutamente scossa dalla violenza e dalle immagini che hanno accompagnato mediaticamente la rapidissima ascesa ed espansione dell’autoproclamato Stato Islamico[1]. L’attenzione dell’intelligence e del mondo accademico è stata attirata soprattutto dal fenomeno dei foreign terrorist fighters (Ftf) coinvolti nel conflitto siro-iracheno, per le modalità di attivazione e sviluppo, nonché per la mobilitazione raggiunta in brevissimo tempo[2].
L’arresto di ieri dei due leader dell’opposizione, il sindaco di Caracas Antonio Ledezma e Leopoldo López (erano già ai domiciliari), segna una nuova svolta nella crisi venezuelana. Da aprile infatti si sono intensificate le proteste contro il presidente Nicolás Maduro in seguito al suo annuncio di voler ridurre i poteri del Parlamento.
Introduzione
Il terrorismo questa volta ha colpito l’Iran, e lo ha fatto nel cuore del paese, attaccando due dei suoi luoghi più simbolici: il Parlamento (il Majles, l’assemblea consultiva islamica) e il mausoleo del fondatore spirituale e politico della Repubblica islamica, l’Ayatollah Ruhollah Khomeini.
Executive Summary
Nell’ultimo quarto di secolo, l’agenda dei temi in discussione al G7 si è allargata in misura significativa. I governi che detengono le presidenze annuali, un tempo “snelle” e incentrate quasi solo attorno all’organizzazione del summit, si ritrovano oggi a dover mettere in piedi una macchina organizzativa notevole, in un percorso che si snoda per gran parte dei dodici mesi dell’anno solare di presidenza.