In Tunisia la “rivoluzione della dignità” ha prodotto una svolta di portata storica con una nuova dirigenza islamico-laico-progressista che potrebbe risultare di valenza esemplare se non fosse condizionata dal limitato peso specifico del paese.
La protesta sociale ha fatto progredire il Marocco in chiave riformista apertasi ora a una coalizione tra forze islamiche e progressiste, ma il suo ruolo nella regione è appannato dalla questione del Sahara occidentale dove è insabbiato con l’Algeria, in debito di ossigeno riformatore e di leadership malgrado la ricchezza energetica.