Quando alla fine del 2011 ‘Ali ‘Abd Allah Saleh fu costretto a lasciare il potere che deteneva da 33 anni e ‘Abd Rabbih Mansur Hadi, suo vice da 16 anni, ne prese il posto, sanzionato dalle elezioni del 2012, parve ai più che anche per lo Yemen, liberatosi come Tunisia, Egitto e Libia del proprio autocrate, s'inaugurasse una feconda primavera.
Risultati della ricerca:
Il 21 dicembre 2014 si sono svolte in Uzbekistan le elezioni parlamentari per il rinnovo del Parlamento bicamerale della Repubblica centroasiatica, l’Olij Majlis, costituito da una Camera legislativa con 150 membri e un Senato che raccoglie 100 eletti. Nella storia dell’Uzbekistan indipendente, si è trattato delle quinta tornata elettorale di questo tipo, dopo gli appuntamenti del 1994, 1999, 2004 e 2009.
Abstract
L’incontro a Torino tra Giorgio Napolitano e il presidente federale tedesco Joachim Gauck, l’11 dicembre 2014, all’inaugurazione dell’Italian-German High Level Dialogue, ha confermato quanto rilevante sia stato il contributo del presidente italiano al mantenimento dei buoni rapporti con la Germania - in questi anni molto difficili. L’intensa amicizia personale tra i due protagonisti, non priva di segni di emozione, e la franchezza del linguaggio hanno fortemente contrassegnato quell’evento particolare.
Giorgio Napolitano ha favorito le relazioni del nostro paese con gli altri partner europei mostrando vigore anche nei momenti di maggior difficoltà sia politica che economica. In questa intervista, l'ambasciatore Sergio Romano dipinge il ritratto di un presidente della Repubblica che ha rappresentato un importante elemento di stabilità e continuità nella vita politica italiana degli ultimi anni.
Abstract
La nuova tensione politica in corso, sul piano internazionale, tra Russia e Cina e il fronte occidentale, sfociata in diverse zone quali l'Ucraina, Hong Kong e nello stesso Medio Oriente, potrebbe influenzare, in modo considerevole, gli attuali equilibri di potenza sia sul piano internazionale sia sotto il profilo regionale. Questa crisi potrebbe offrire all’Iran un ruolo nuovo e rilevante.
Quanto vale la Grecia? Il 2% del Pil dell’Europa. Briciole in termini strettamente economici. Ma se guardiamo alla Grecia in termini geopolitici allora questo diventa un paese strategico del Mediterraneo e dei Balcani, aree a cui non mancano tensioni e criticità.
Le elezioni greche capitano in un periodo incerto e rischioso del panorama economico monetario europeo e globale. L’incertezza e il rischio dello scenario sono accresciute dalle aspettative sul risultato delle urne greche. Infatti la competizione elettorale è piuttosto concentrata sull’atteggiamento che la Grecia vuol tenere nei confronti dell’eurozona.
Viewed from the United States – or, maybe better, from an American perspective – the Greek elections highlight the problem of moral hazard in Europe. This is not a normal problem you would expect to arise from a democratic contest. ‘Moral hazard’ describes a condition where one party takes on excessive risks because they believe, whether rightly or wrongly, that any negative consequences can be shrugged off onto someone else. The classic example is a borrower (or a banker) who takes on too much debt and then walks away when it proves u
Oltre all’impatto sugli equilibri europei, l’attesa vittoria elettorale di Syriza avrà importanti conseguenze anche sullo scenario politico greco. Il primo elemento da sottolineare è sul piano simbolico: ben 56 anni dopo la disastrosa guerra civile, gli sconfitti avranno la possibilità di governare. Un ribaltamento inimmaginabile solo pochi anni fa.