The reactions to the project of Eurasian Union, which was announced by Vladimir Putin after declaring his candidacy to the last presidential elections, have been mainly negative. Some observers have charged him of neo-imperialism, others have expressed their open skepticism about the effectiveness of this proposal. Anyway, the project of a new political integration in the post-Soviet space should be seriously considered, mainly because it could offer a strategic - not only ideological - way of exploiting the paramount opportunities offered to Russia by the dramatic rise of the Far East.
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By creating a Common Economic Space Kazakhstan has entered a process of tight integration with the Russian Federation (RF) and Belarus, which will eventually result in the establishment of a supranational Eurasian Union (EaU). The enterprise caused a vivid internal debate since along with advantages
The experience of Post-Soviet security cooperation looks unimpressive compared to the successes of NATO and EU. However, the main goal of the first stage of cooperation of the former Soviet republics (1990s) was peaceful disintegration, not integration.
Secondo i bookmaker il 2013 sarà l’anno della svolta tra Iran e Israele. Lo strike contro le installazioni atomiche potrebbe materializzarsi a breve. «Entro la prossima primavera, al massimo la prossima estate» ha detto a settembre nel suo discorso all’Assemblea Generale dell’Onu Benjamin Netanyahu – se avanza agli attuali livelli di arricchimento (di uranio) Teheran sarà a pochi mesi, forse, a poche settimane, dall’ottenere il quantitativo di uranio necessario per la sua prima bomba».
I sondaggisti non hanno dubbi: per il premier uscente Benjamin Netanyahu e per la sua lista Likud-Beitenu e l'intero blocco politico della destra nazionalista e confessionale, il voto sarà una passeggiata. Nessuno potrà sbarrare la strada a re Bibi – così la stampa chiama il primo ministro – nella sua corsa al terzo mandato.
Inizia oggi il secondo mandato di Obama. La costituzione americana non gli permetterà, fra quattro anni, di ricandidarsi e libero da scadenze elettorali (salvo le elezioni di metà mandato) potrà cosi concentrarsi a definire i tratti dell’eredità storica che lascerà al termine dei suoi otto anni di presidenza.
La crisi finanziaria internazionale del 2008 non ha colpito la Spagna con la stessa forza con cui è esplosa negli altri paesi, grazie a quelle che allora erano considerate oculate politiche di supervisione bancaria che hanno impedito alle banche spagnole di operare nel mercato dei mutui subprime e che le hanno obbligate a mettere al riparo i loro bilanci. Da allora però le difficoltà dei mercati finanziari internazionali e lo scoppio della crisi del debito dell’area euro hanno reso manifeste le debolezze della Spagna dovute a squilibri interni ed esterni accumulatisi negli anni.
L’intervento militare francese in Mali che si sta sviluppando in queste ore suscita qualche interrogativo non ozioso sul piano della legittimità internazionale e su quello delle strategie politiche perseguite dalla Francia sul continente africano e nel mondo.
Il 2012 è terminato con il conferimento del Premio Nobel per la pace all’Unione Europea per aver contribuito per più di 60 anni alla pace e alla riconciliazione e per aver garantito democrazia e diritti umani nel vecchio continente. Durante la cerimonia di consegna del Premio, il presidente del Consiglio europeo, Van Rompuy, ha citato John F.
Il petrolio, croce e delizia del Venezuela e dei suoi governi. Sembrerebbe un paradosso eppure in questo paese l’oro nero da componente importante dell’export si è progressivamente trasformato nell’asset fondamentale per la sopravvivenza propria e, come vedremo, altrui.