A venticinque anni dal massacro di Tian’an men, la Cina continua ad imporre il silenzio sugli eventi del giugno 1989. La Cina ora più che mai ha stretto il controllo sui media cinesi e stranieri, dimostrando come l’incidente di Tian’an men rimanga uno squarcio aperto nella storia contemporanea.
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L'Egitto si è recato nuovamente alle urne per eleggere il suo presidente. Questa volta il favorito è chiaro: l'ex generale e ministro della difesa Abdel Fattah al-Sisi, che cerca alle urne una legittimazione popolare al colpo di mano dell'estate scorsa. Al-Sisi, il candidato dell'esercito, sostenuto dall'establishment istituzionale e della comunità imprenditoriale del paese, sembra godere del supporto della netta maggioranza degli egiziani, che vogliono stabilità dopo anni di rivoluzione permanente.
Dal 22 al 25 maggio oltre 500 milioni di cittadini nei 28 paesi membri dell’Unione europea sono chiamati a scegliere i prossimi 751 parlamentari europei. Elezioni che si svolgono in un contesto in cui la crisi economica non è ancora del tutto alle spalle, in cui la disoccupazione giovanile tocca il 24% in Europa e le persone a rischio povertà o esclusione sociale sono 120 milioni. Un contesto che sta rendendo particolarmente importante un appuntamento spesso considerato "di secondo livello", una sorta di elezione nazionale di medio termine usata più o meno strumentalmente dai leader...
Poco si parla di Europa in questa campagna per le elezioni europee, strumentalizzate per la politica interna. E i nostri leader sono presuntuosi, nel senso che non riconoscono e non spiegano la forte interdipendenza che ci lega all’Europa.
«Ragazza kshatria di pelle chiara, sottile e alta, dotata di principi morali e di senso della famiglia cerca medico o ingegnere. Al momento, lavora come addetta vendite in centro commerciale». Quest’inserzione è solo uno tra i numerosissimi annunci matrimoniali che quotidianamente affollano le pagine delle principali testate giornalistiche indiane e ben riassume alcune delle numerose contraddizioni in cui versa “la più grande democrazia asiatica”.
La vicenda dei due fucilieri del Battaglione San Marco Salvatore Girone e Massimiliano Latorre è rimasta per mesi ferma in un vicolo cieco della politica estera italiana. Dopo la seria accelerazione che la vicenda aveva subito a inizio anno per il timore della potenziale applicazione della normativa antiterrorismo ai nostri militari, tanto l’interesse dell’opinione pubblica quanto quello della politica pareva essersi arrestato.
Narendra Modi è l'uomo nuovo dell'India. Dopo oltre un mese di votazioni, si sono concluse le più lunghe e complesse elezioni democratiche della storia che hanno coinvolto circa 800 milioni di cittadini. Sebbene i risultati ufficiali delle elezioni indiane siano previsti solo per venerdì, da settimane tutti i sondaggi hanno incoronato il leader del partito di destra hindu. Il centro destra torna così al potere dopo 10 anni, scavalcando il Partito del Congresso guidato dal figlio di Sonia Gandhi, Rahul, in profonda crisi politica e grande sconfitto delle elezioni. Il leader del Partito...
Jihadism in Italy has followed a route that differs somewhat from the paths it has taken in most Western European countries. Italy was one of the first countries on the Continent to witness jihadist activities on a relatively large scale: as early as the first part of the 1990s, various Italian-based North African networks were playing a prominent role in the nascent global jihadist movement. Yet, in the early and mid-2000s, when most Western European countries were confronted by various challenges coming from both traditional and...
L’Iraq che si presenta alle urne il 30 aprile prossimo è sempre più segnato da una crescente instabilità interna. La fragile democrazia irachena non è riuscita a risolvere i problemi di lungo periodo che ne hanno caratterizzato il difficile processo di genesi, e che hanno afflitto il paese nei lunghi anni seguiti alla caduta di Saddam Hussein. Il primo ministro Nuri al-Maliki, in corsa per un nuovo mandato, si presenta con un’agenda elettorale nazionalista e formalmente non settaria. VAI AL DOSSIER
Gli algerini sono nuovamente chiamati alle urne, e salvo sorprese dell'ultima ora, riconfermeranno Abdelaziz Bouteflika come presidente per la quarta volta dopo il 1999. Paese di estrema importanza, grazie alla sua posizione strategica al centro del Mediterraneo e del Maghreb e alle sue ingenti risorse energetiche, l’Algeria si presenta all’appuntamento elettorale con un’apparente stabilità politica e una buona situazione economica. In Algeria lo status quo ha retto, grazie a un mix di sussidi governativi e il ricordo del sanguinoso del conflitto civile, anche agli urti delle Primavere...