La vicenda dei due fucilieri del Battaglione San Marco Salvatore Girone e Massimiliano Latorre è rimasta per mesi ferma in un vicolo cieco della politica estera italiana. Dopo la seria accelerazione che la vicenda aveva subito a inizio anno per il timore della potenziale applicazione della normativa antiterrorismo ai nostri militari, tanto l’interesse dell’opinione pubblica quanto quello della politica pareva essersi arrestato.
Risultati della ricerca:
Narendra Modi è l'uomo nuovo dell'India. Dopo oltre un mese di votazioni, si sono concluse le più lunghe e complesse elezioni democratiche della storia che hanno coinvolto circa 800 milioni di cittadini. Sebbene i risultati ufficiali delle elezioni indiane siano previsti solo per venerdì, da settimane tutti i sondaggi hanno incoronato il leader del partito di destra hindu. Il centro destra torna così al potere dopo 10 anni, scavalcando il Partito del Congresso guidato dal figlio di Sonia Gandhi, Rahul, in profonda crisi politica e grande sconfitto delle elezioni. Il leader del Partito...
Jihadism in Italy has followed a route that differs somewhat from the paths it has taken in most Western European countries. Italy was one of the first countries on the Continent to witness jihadist activities on a relatively large scale: as early as the first part of the 1990s, various Italian-based North African networks were playing a prominent role in the nascent global jihadist movement. Yet, in the early and mid-2000s, when most Western European countries were confronted by various challenges coming from both traditional and...
L’Iraq che si presenta alle urne il 30 aprile prossimo è sempre più segnato da una crescente instabilità interna. La fragile democrazia irachena non è riuscita a risolvere i problemi di lungo periodo che ne hanno caratterizzato il difficile processo di genesi, e che hanno afflitto il paese nei lunghi anni seguiti alla caduta di Saddam Hussein. Il primo ministro Nuri al-Maliki, in corsa per un nuovo mandato, si presenta con un’agenda elettorale nazionalista e formalmente non settaria. VAI AL DOSSIER
Gli algerini sono nuovamente chiamati alle urne, e salvo sorprese dell'ultima ora, riconfermeranno Abdelaziz Bouteflika come presidente per la quarta volta dopo il 1999. Paese di estrema importanza, grazie alla sua posizione strategica al centro del Mediterraneo e del Maghreb e alle sue ingenti risorse energetiche, l’Algeria si presenta all’appuntamento elettorale con un’apparente stabilità politica e una buona situazione economica. In Algeria lo status quo ha retto, grazie a un mix di sussidi governativi e il ricordo del sanguinoso del conflitto civile, anche agli urti delle Primavere...
L’evoluzione del jihadismo in Italia è caratterizzata da una parabola alquanto diversa dalla maggior parte dei paesi dell’Europa occidentale. Alcuni recenti casi paiono chiaramente indicare che il fenomeno del jihadismo autoctono, già da tempo visibile in altri stati europei, sia sorto anche in Italia. La ricerca di Lorenzo Vidino, Senior Policy Advisor presso la European Foundation for Democracy, pubblicata dall'ISPI in collaborazione con EFD costituisce un inedito poiché, per la prima volta, tale fenomeno viene analizzato in...
La crisi ucraina - iniziata con le manifestazioni contro il regime di Yanukovich a Kiev lo scorso novembre e culminata con l'annessione della Crimea alla Russia di fine febbraio - è lontana dall'essere conclusa, ma sta già comportando rilevanti mutamenti negli equilibri internazionali.
A tre anni dall'inizio delle rivolte che hanno progressivamente portato la Siria all'attuale conflitto interno, la situazione rimane quanto mai incerta. Mentre sul campo si susseguono le perdite e le riconquiste territoriali da parte del regime e delle forze di opposizione armate, gli attori esterni continuano ad appoggiare l'una e l'altra parte, alimentando l'instabilità e contribuendo alla condizione di stallo.
Se cʼè un concorso che da sempre scatena lʼira funesta delle femministe è quello di Miss, di qualsiasi tipo sia (suscita anche le ire degli estremisti islamici, ma ovviamente per opposte ragioni). Non a torto: magari non si misura più il seno, ma è ovvio che lʼobiettivo non è selezionare la prossima classe dirigente. E invece... con il solito “scartamento a sinistra” che ha trasformato il supermachista continente latinoamericano nella terra delle “presidentas”, in Venezuela è successo anche questo.
A un anno dalla morte del Comandante Hugo Chávez, il Venezuela vive la sua stagione più difficile degli ultimi quindici anni. Allo stallo politico-istituzionale, che frena qualsiasi prospettiva riformista, si accompagnano evidenti problemi di carattere socio-economico: inflazione alle stelle, iper-svalutazione della moneta nazionale, calo della produzione e degli investimenti nel settore petrolifero, nonché una recrudescenza dei fenomeni criminali. Nicolás Maduro in un solo anno è riuscito a dissipare un'importante eredità politico-ideologica, di fatto favorendo l'insorgere di una rivolta...