Politica ed energia nel mediterraneo allargato
I flussi energetici tra i paesi produttori, localizzati sulla sponda sud ed est del Mediterraneo allargato, e i paesi consumatori, hanno riflessi geopolitici di grande rilievo. Il corso si propone di analizzare il legame tra le dinamiche energetiche e le politiche dei paesi di quest’area. Nella prima parte, le lezioni si concentrano sul legame di dipendenza tra le due sponde del Mediterraneo, con particolare attenzione all’impatto della pandemia sul prezzo di petrolio e gas e, di conseguenza, sulla produzione energetica.
Una “regola d’oro” per l’Europa futura
Quando la pandemia ha colpito, le economie europee i governi nazionali si sono trovati in prima fila nel provare ad attenuarne gli effetti sanitari ed economici. Non poteva che essere così, visto che la capacità di bilancio nell’UE (e nella zona euro) rimane una prerogativa dei Paesi membri.
I Balcani instabili: i rapporti fra Kosovo e Serbia
Fin dal conflitto degli anni Novanta, la questione del Kosovo ha continuato a contrapporre non solo Belgrado a Pristina ma anche la comunità internazionale, finendo per rappresentare un elemento di forte instabilità nella regione balcanica. Al termine del conflitto, l’intervento dell’ONU in Kosovo, autorizzato dalla Res. 1244 (uno dei rari casi di amministrazione diretta ONU di un territorio), contribuisce alla fine de facto della sovranità della Serbia sul territorio.
Immigrazione ed Europa: oltre la lente dell’emergenza
Nel corso degli ultimi anni, e in particolare a partire dall’estate del 2015, la questione migratoria ha assunto una importanza sempre più rilevante, sia nell’agenda politica dei paesi europei, che nel dibattito dell’opinione pubblica.
Europa e Islam
Qual è il rapporto fra l’Europa e l’Islam in un mondo stravolto dal caso de I versi satanici di Salman Rushdie (1988-1989), dal caso del velo islamico (l’affaire du voile, 1989) e dal clima di tensione creato in diversi Paesi europei dopo l’11 sett
L’economia dell’Unione Europea: rilancio o declino?
Il Corso fornirà ai partecipanti teorie e strumenti per comprendere le politiche economiche europee, le loro risorse e i loro obiettivi soprattutto alla luce delle basse prospettive di crescita dell'Ue nel prossimo futuro. Un approccio utile a tutti coloro i quali intendono, anche per finalità professionali, comprendere i problemi che attanagliano l'economia europea e le opzioni concretamente percorribili per una loro risoluzione.
Eurozona: giacobinismo francese e federalismo tedesco
Ancora una volta le elezioni federali tedesche potrebbero rivelarsi uno spartiacque nella storia europea. Nello stesso modo in cui l’arrivo di Helmut Kohl e l’unificazione tedesca accelerarono l’adozione della moneta unica, la rielezione della cancelliera Angela Merkel, ritenuta probabile dai sondaggi della vigilia, dovrebbe facilitare una riforma dell’unione monetaria. Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha parlato di “finestra di opportunità” da qui alla fine della legislatura, prevista nel 2019, per rivedere l’assetto della zona euro.
La Macedonia è uscita dalla crisi, con nuove speranze (e vecchi problemi)
Dopo aver ripetutamente rischiato il tracollo istituzionale, la Macedonia rilancia le proprie prospettive di integrazione euro-atlantica, bloccate negli ultimi anni da feroci spaccature interne e da questioni irrisolte coi paesi vicini. La svolta è arrivata lo scorso maggio, con la nascita del governo socialdemocratico di Zoran Zaev, che ha riaperto i negoziati con Atene sull'annosa questione del nome, per poi firmare uno storico trattato di buon vicinato con la Bulgaria. Un'azione decisa che ha fatto ripartire il cammino della Macedonia (candidato membro dal lontano 2005)
Il nuovo sacco d'Africa
I sondaggi del mese scorso sullo ius soli, con i “no” repentinamente cresciuti e i “si” crollati, sono la fotografia di un paese e un campanello d’allarme elettorale. Come è possibile che la maggioranza degli italiani voglia negare il diritto di cittadinanza a giovani che parlano la nostra lingua meglio del leghista medio, e non commettono strafalcioni come alcuni leader pentastellati?