Se le previsioni delle Nazioni Unite sono corrette, nel 2030 saranno oltre 2 miliardi gli abitanti del mondo che vivranno negli slum (un quarto della popolazione mondiale). Solo oggi si ritiene - oramai in modo pressoché unanime - che solo migliorando le condizioni di vita generali (e di conseguenza rimuovendo parte delle cause che stanno a monte della povertà) all'interno delle baraccopoli è possibile dare un futuro a questa parte consistente dell'umanità. (...)
Tra il 19 e il 21 luglio il premier Renzi ha visitato Angola, Congo-Brazzaville e Mozambico, accompagnato da alcuni illustri rappresentanti dei più importanti gruppi industriali italiani che operano nel paese: dall’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, all’Ad di Saipem Umberto Vergini, a rappresentanti del gruppo Cremonini, Federalberghi, Iveco, ma anche Assominerali e Confindustria.
Quando il Trattato di Lisbona entrò in vigore nel 2009 la speranza era che l’Unione potesse finalmente avere una propria politica estera, capace in ultima analisi di rafforzare le altre politiche comunitarie e dare uno slancio all’integrazione tra gli allora 27 paesi.
I jihadisti del Maghreb e del Sahel divorziano da al-Qaida e cercano un nuovo Emiro? Così pare, stando a diverse informazioni che, se confermate, aprirebbero nuovi orizzonti d’analisi sul fenomeno globale del jihadismo contemporaneo. Quel che appare chiaro, interpretando l’attualità degli ultimi mesi, è che anche in Africa i gruppi jihdisti più importanti stanno rivedendo le vecchie alleanze alla luce della comparsa di nuovi attori forti.
È l’epidemia di ebola più grave della storia quella che da marzo sta colpendo Guinea, Sierra Leone e Liberia. E il pericolo concreto è che il virus, che ha una mortalità fino al 90% e per il quale non esistono cure, si estenda entro breve anche ai paesi confinanti.
Se hai uno spirito imprenditoriale o hai lavorato in aziende che mantengono stretti legami commerciali con la sponda sud del Mediterraneo, ora c’è un’opportunità in più per acquisire conoscenze pratiche, fare networking e consolidare le tue capacità lavorative e relazionali. (...)
Coopi è presente in Repubblica Centrafricana fin dal 1974 e nel corso dell’attuale emergenza, ha fornito assistenza umanitaria a persone in condizioni di estrema vulnerabilità, come rifugiati e profughi interni, bambini soldato, comunità colpite dalla violenza etnico-religiosa e donne vittime di abusi. Attualmente, l’organizzazione porta avanti 11 progetti e circa l’8% della popolazione ha beneficiato in modo diretto o indiretto del lavoro di Coopi. (...)
Ma chi l’ha detto che in Africa gli occidentali possono lavorare solo nel campo della cooperazione internazionale?
Oggi l’Africa è il continente con il più alto tasso di crescita economica e gli imprenditori di tutto il mondo si stanno attrezzando per sfruttare le potenzialità dei suoi mercati. E non solo per ottenere materie prime a basso prezzo ma per vendere prodotti finiti, fornire servizi e creare impianti industriali all’avanguardia. (...)
Si avvicina l’estate e molti di voi potrebbero avere intenzione di svolgere un periodo di lavoro, formazione e volontariato all’estero, magari nel campo della cooperazione internazionale. Perciò oggi iniziamo a segnalarvi alcune associazioni e opportunità che ci sembrano interessanti per chi vuole acquisire esperienza in questo settore. (...)
Non più di un mese fa, grazie a un aggiornamento dei dati necessari al ricalcolo del prodotto interno lordo, la Nigeria ha sorpassato il Sudafrica, divenendo nell’arco di una notte la nazione più ricca del continente africano.