Lo scioglimento dei ghiacci apre prospettive future per la rotta artica, poco battuta ma più rapida ed economica. Si scaldano i motori per una nuova partita geopolitica.
La nuova strategia europea segnala un cambio di passo, con grande attenzione a clima e stabilità. Ma il Polo Nord è già ora teatro di competizione tra potenze.
In Groenlandia vincono gli Inuit, ambientalisti e contrari allo sfruttamento di un maxi-giacimento di terre rare e uranio. Le elezioni nell'isola contesa per le risorse, la rotta artica e la pesca, hanno calamitato l’attenzione delle potenze mondiali.
In Groenlandia vincono gli Inuit, ambientalisti e contrari allo sfruttamento di un maxi-giacimento di terre rare e uranio. Le elezioni nell'isola contesa per le risorse, la rotta artica e la pesca, hanno calamitato l’attenzione delle potenze mondiali.
fonte: Marzio Mian "Artico. La battaglia per il Grande Nord" (Neri Pozza, 2018)
Lo chiamano "Nuovo Artico", una regione sempre meno bianca e sempre più blu, dove le grandi potenze - Russia e Cina in primis - sono in campo per sfruttarne le ricchezze e opportunità. Nel volgere di cinque anni l’Artico - a causa del progressivo scioglimento dei ghiacci - è diventata infatti una regione al centro di interessi geopolitici globali, dal punto di vista economico, strategico e della sicurezza.