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Bashar al-Assad

Siria: la retrocessione di Bashar al-Assad

Il destino politico di Bashar Al-Assad potrebbe risultare il paradosso più sorprendente della crisi siriana: avendo praticamente vinto la guerra potrebbe perdere la pace.

In Siria la guerra è infatti iniziata nel 2011 come sola guerra civile e quindi crisi interna del regime. Questo ha fatto del destino di Bashar al-Assad una discriminante per indicare se avesse vinto l‘opposizione o il regime.

Giovedì, 28 maggio, 2020 - 11:15
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Siria: accordo Assad-curdi, ecco cosa cambia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF) hanno raggiunto un accordo con il regime di Damasco per far fronte all’offensiva militare turca lanciata lo scorso 9 ottobre. Secondo l’accordo, l’esercito siriano sarà dispiegato nei territori curdi fino ad oggi controllati dalle SDF e lungo il confine con la Turchia. Il regime di Assad vuole preservare l’integrità territoriale e “liberare le zone occupate dall’esercito turco e dai mercenari”, termine con cui identifica i ribelli siriani che combattono al fianco della Turchia contro i curdi del Rojava.

Martedì, 15 ottobre, 2019 - 09:00
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Il match Erdogan-Assad in Siria: cinque scenari

Quella siriana è la guerra degli assedi: da Aleppo a Homs, da Raqqa a Ghouta e ora Afrin. Afrin potrebbe diventare una tragica replica di Kobane ma in uno scenario bellico assai mutato rispetto al passato quando Assad appariva alle corde.

Mercoledì, 21 febbraio, 2018 - 10:15
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Siria: la trappola delle grandi potenze

Se non fosse per tutti quei morti, tutta quella distruzione e tutti quei profughi, si potrebbe provare, non senza un po’ di fatica, a comprendere le ragioni di tutti quei paesi che in questi anni hanno contribuito ad alimentare e inasprire un conflitto civile diventato apparentemente senza soluzione.

Lunedì, 26 settembre, 2016 (Tutto il giorno)
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La tregua in Siria: buying time o game change?

Ci sono almeno due elementi fondamentali che emergono analizzando le caratteristiche dell’ultima tregua in Siria siglata da Stati Uniti e Russia: la totale assenza fra i firmatari sia delle parti in causa siriane sia dei loro alleati regionali, e l’imminenza delle elezioni americane, previste tra meno di un mese e mezzo.  

Giovedì, 15 settembre, 2016 (Tutto il giorno)
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Putin plays the pivot in the dangerous Saudi-Iranian war for Middle East supremacy

Russia’s military intervention in Syria at the end of September 2015 undoubtedly strengthened and sustained the Bashar Al-Assad regime.  For the first time since the height of the Cold War Russian military personnel were actively involved in the Middle East as a combatant force with significant political leverage to counterbalance the roles of Saudi Arabia and Turkey in the Syrian conflict and thus the wider Middle East.

Mercoledì, 27 gennaio, 2016 (Tutto il giorno)
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Sostegno ad Assad: il sottile confine tra realismo e cinismo

Per i più ottimisti, quelli che pensavano che l’Iran deal avrebbe portato la soluzione per ogni male del Medio Oriente, la doccia fredda è arrivata subito. È arrivata in Siria, dove col rafforzamento dell’Iran, la disperazione del regime e le accentuate insicurezze saudite, le cose non si sono affatto risolte. Anzi, si sono complicate. La verità, semmai, è che l’Iran deal ha incrementato gli incentivi delle potenze regionali per continuare il conflitto.

Martedì, 6 ottobre, 2015 (Tutto il giorno)
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L'Iran potrebbe liquidare Assad, ma non gli alauiti

Il 4 agosto scorso, mentre i ministri Gentiloni e Guidi capeggiavano la missione a Teheran, nel loro stesso hotel si incontravano il vice ministro russo Bogdanov, esperto del mondo arabo, e il ministro degli Esteri siriano Moallem. L’intenzione era di esaminare il piano iraniano di transizione per la Siria che prevede il mantenimento del regime, delle sue strutture militari e di intelligence ma anche una possibile uscita di scena di Bashar al-Assad e del suo clan.

Martedì, 6 ottobre, 2015 (Tutto il giorno)
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Occidente all’angolo: la transizione in Siria dipende da Mosca?

La decisione russa di incrementare il proprio sostegno militare al regime di Bashar al-Assad, già nell’aria da parecchi giorni, merita alcune osservazioni.

Lunedì, 14 settembre, 2015 (Tutto il giorno)
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Siria: l’ora del compromesso?

Il conflitto siriano è ormai entrato nel suo quinto anno e, dopo più di 250.000 vittime e 7 milioni di sfollati, di cui più di 4 milioni rifugiati all’estero (ed è bene ricordare che solo una piccolissima parte di questi sceglie la via per l’Europa, mentre la grandissima maggioranza è ripartita tra Turchia, Libano e Giordania), la situazione sul campo continua a segnare uno stallo che sembra senza uscita.

Giovedì, 10 settembre, 2015 (Tutto il giorno)
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