6 aprile 2022. A Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, è un torrido mercoledì della stagione secca e la sala banchetti di Ouaga 2000, quartiere delle istituzioni politico-finanziare del paese, è insolitamente gremita. Fuori, decine di uomini, donne e bambini, in maggioranza semplici cittadini burkinabé, cercano di forzare l’entrata per ascoltare il verdetto della giuria militare chiamata a pronunciarsi sull’assassinio di Thomas Noël Isidore Sankara, il padre della Rivoluzione del Burkina Faso (1983-1987).
Andrea Romussi ha frequentato il Corso di preparazione alle carriere internazionali 1998-1999. Oggi è Ambasciatore italiano in Burkina Faso e ha alle spalle una lunga carriera diplomatica e una profonda conoscenza di una delle aree più instabili e problematiche del mondo: il Sahel.
A dieci anni dallo scoppio del conflitto in Nord Mali, gli equilibri politici e militari nel Sahel centrale non accennano a stabilizzarsi.
Burkina Faso’s democratic, post-transition elections at the end of 2015 launched Roch Marc Christian Kaboré into his current role as president. The next elections are rapidly approaching, and President Kaboré is seeking his second and, constitutionally, final term. How are things shaping up for the November 2020 contest?
Among the many dynamics defining the crises scenarios in West Africa and the Sahel, food insecurity adds weaknesses to an already fragile humanitarian environment. According to WFP estimates, 12.3 million people found themselves in crisis or emergency conditions during the 2019 peak, from June to August, outlining a deteriorating situation since 2018, when 11.2 million people required food assistance.
Security in Burkina Faso has steadily deteriorated since 2015. Seeking to address the spiraling violence, the Burkinabé government enacted a state of emergency in nearly one third of all provinces in the country by the end of 2018. Yet, so far, 2019 in Burkina Faso is on track to be the most violent and deadliest year on record, according to the Armed Conflict Location and Event Data Project (ACLED).
Gli ultimi eventi di cronaca provenienti dall’Africa occidentale riportano l’attenzione sulla recrudescenza del jihadismo saheliano, che risulta tutt’altro che sconfitto dal dispositivo antiterrorismo franco-americano dispiegato da oltre due anni nella regione. Al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi) a differenza del passato sta riuscendo a concentrare sotto il proprio controllo la pletora di sigle della galassia neo-jihadista regionale e per farlo sta cambiando strategia, modus operandi e comunicazione.
It will be the first presidential election of Burkina Faso without the name of Blaise Compaoré in the candidates' list. In the fifth consecutive election since multiparty politics was introduced, it is a success for the country, since it managed to avoid a permanent "elected" President: a common risk for African presidential systems.
The recent United Nations Sustainable Development Summit 2015 marked the beginning of the Sustainable Development Goals (SDGs) era. As part of the 2030 Agenda for Sustainable Development, 17 goals have been released; they replace the Millennium Development Goals (MDGs) Agenda that has come to an end after 15 years. Where the focus of the MDGs was on eradicating poverty, the SDGs shed light on the need for an inclusive, long-term, and sustainable development process.
L’arresto da parte della Guardia presidenziale del capo dello Stato, Michel Kafando, e del premier, Isaac Zida, in Burkina Faso sembra aver interrotto la transizione democratica in atto nel paese, mettendo una seria ipoteca sul processo interno di democratizzazione.
La rivolta burkinabé è appena nata e sta muovendo i suoi primi, impacciati passi. Rivoluzione o golpe militare? In queste prime giornate del post-Compaoré, passata l’ubriacatura libertaria di una piazza gremita di gente che ha cacciato un tiranno al potere da 27 anni, non è mera questione terminologica ma sostanza di ciò che sarà il nuovo Burkina Faso.