La storica visita (20–22 marzo) di Barack Obama a L’Avana – la prima di un presidente Usa in carica dal 1928 – rappresenta un passaggio fondamentale nel processo di distensione diplomatica che Stati Uniti e Cuba stanno conducendo dal dicembre 2014. Un cambio di tendenza che aveva già trovato conferma nel viaggio di John Kerry nell’isola e nella partecipazione del rappresentante cubano a Washington, lo scorso luglio, in occasione della riapertura delle rispettive ambasciate. In questo senso, la visita cubana di Obama potrebbe costituire un ulteriore passo verso l’obiettivo ultimo: la fine dell’embargo in vigore da oltre mezzo secolo. Nonostante il clima politico favorevole, permangono ancora numerosi temi di scontro (immigrazione clandestina, Guantánamo, diritti umani), che potrebbero rallentare o porre degli ostacoli nel processo di riappacificazione. Saranno dunque i prossimi mesi a definire se la scelta di Obama di visitare Cuba rappresenta qualcosa di più di una semplice scommessa.