Diciamoci la verità, la maggior parte di chi si avvicina al mondo della cooperazione lo fa perché spera un giorno di partire verso mete esotiche dove lavorare sul campo a contatto con le realtà locali. Un lavoro d’ufficio dietro un computer e una scrivania difficilmente potrà dare le stesse soddisfazioni e suscitare lo stesso entusiasmo. E invece non è così. (...)
Dopo aver terminato il Master in International Cooperation dell’ISPI, Virginia Berni è stata scelta come volontaria delle Nazioni Unite. Ha iniziato questa esperienza lavorativa nel febbraio del 2014 a Riobamba, in Ecuador, occupandosi di salute sessuale e riproduttiva presso l’ufficio provinciale dell’UNFPA (United Nations Population Fund). Virginia si è specializzata nella scrittura di progetti di cooperazione e emergenza e, dal 2008, è attiva nel campo della protezione dei diritti umani, in particolare in zone di conflitto. Qui di seguito riportiamo la bella testimonianza che Virginia ha scritto per il portale dei volontari delle Nazioni Unite. (...)
“Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”, sono parole di Confucio ma ben rappresentano anche lo scopo che si prefiggono molti giovani che decidono di lavorare nella cooperazione. E Giulio Doronzo, ex studente del Master in Cooperation nel 2008-2009, è uno di loro. (...)
Tra i settori più ambiti da coloro che lavorano nella cooperazione internazionale, vi è quello relativo all’istruzione e alla child protection. Lavorare a contatto con i bambini in contesti difficili, aiutare gli sforzi del personale locale a fornir loro un’istruzione di base, combattere forme di bullismo, violenza e abusi insegnandogli il rispetto degli altri, delle differenze e delle regole rappresenta per molti cooperanti fonte di grande soddisfazione. (...)
La tecnologia è sempre più importante nel mondo della cooperazione ma non tutti gli ambiti richiedonole stesse competenze. Per aiutare i cooperanti (o gli aspiranti tali) a individuare i programmi informatici specifici per i propri settori e ambiti lavorati , il sito Ong 2.0 ha realizzato tre toolkit che propongono un agile compendio delle migliori risorse informatiche disponibili, sia gratuite che a pagamento, suddivise a seconda di tre diversi “profili” del cooperante. (...)
Pubblichiamo oggi un bel post scritto da Giulio Cocchini, cooperante in Africa occidentale, per il suo blog Russell in Sahel. Ci è piaciuto molto e ve lo segnaliamo in quanto riteniamo che molti di voi possano ritrovarsi nelle parole di Giulio o ne possa trarre ispirazione per la propria carriera in cooperazione. (...)
Dell’emergenza Ebola si parla sempre meno ma non per questo l’epidemia si può considerare superata. Sebbene la riduzione di nuovi casi in Africa Occidentale sia incoraggiante, è chiaro che non siamo ancora fuori pericolo e resta ancora molto da fare. In Sierra Leone, ad esempio, solo nella prima metà di gennaio sono stati confermati altri 150 casi e migliaia di operatori occidentali e locali continuano a prestare il loro servizio in tutti paesi interessati dall’epidemia. Roberto De La Tour, del Laboratory Advisor di Medici Senza Frontiere, è recentemente tornato da Freetown, Sierra Leona, e racconta in questa lettera la sua drammatica ed emozionante esperienza. (...)
Ti piacerebbe fare il ministro degli Esteri? Se avessi a disposizione qualche centinaia di milioni di euro, a chi li destineresti? Scoprirlo attraverso il progetto multimediale “Follow the Money”, ideato da Emanuele Bompan per La Stampa. Il gioco ti permetterà di scegliere come e in quali paesi investire i 280 milioni di euro messi a tua disposizione. Puoi scegliere di destinare i fondi in otto diverse categorie: fame e povertà estrema, istruzione, uguaglianza di genere, mortalità infantile, salute materna, lotta contro AIDS malaria e altre malattie, sostenibilità ambientale e partnership globale per lo sviluppo. (...)
Avete tempo fino a venerdì 13 marzo alle 18 per inviare la vostra candidatura per il bando DevReporter Grant, un bando per un buon giornalismo sulle tematiche dello sviluppo. Il bando mette a disposizione un fondo di 30.000 euro, in Piemonte, per finanziare la realizzazione di reportage giornalistici promossi congiuntamente da organizzazioni della cooperazione piemontese e giornalisti (professionisti, praticanti o pubblicisti), per un totale di 5 mila euro per ciascun reportage. (...)
L’Unione Europea è il più grande donatore al mondo in ambito di cooperazione e sviluppo globale e fornisce oltre la metà dell’aiuto pubblico allo sviluppo globale. Malgrado questo i cittadini europei, secondo alcuni sondaggi, non si interessano molto alla tematica. In Italia, per esempio, solo 21 persone su 100 sanno che il 2015 sarà l’Anno Europeo per lo Sviluppo. (...)