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Crisi

Siria: una crisi in evoluzione

Con l’approssimarsi dell’offensiva di Idlib dopo l’eliminazione delle ultime sacche di resistenza nel sud del paese, si può considerare pressoché conclusa la fase del conflitto siriano dominata dal cosiddetto processo di Astana, che a livello internazionale ha avuto come protagonisti principali Russia, Iran e Turchia.

Venerdì, 28 settembre, 2018 - 10:30
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Venezuela: l’uscita dalla crisi passa per l’Avana

Il Venezuela deve essere invaso da truppe di una coalizione formata da Stati Uniti, Europa e America Latina, su invito dell'Assemblea nazionale venezuelana, controllata dall’opposizione. Questo "esercito di liberazione" dovrebbe imporre un nuovo governo, sostituendo il regime di Nicolás Maduro, che nel frattempo soffrirebbe una procedura di impeachment da parte dei parlamentari venezuelani. 

Martedì, 9 gennaio, 2018 - 10:30
  • Leggi tutto su Venezuela: l’uscita dalla crisi passa per l’Avana

Reportage dall’India – 1: Verso la soluzione del caso marò

* Una versione di questo reportage è stata pubblicata sul blog di Ugo Tramballi "Slow News", per il Sole 24 Ore il 29 aprile 2017


Domenica, 4 giugno, 2017 (Tutto il giorno)
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Cosa preoccupa gli italiani. Rilevazione ISPI/RaiNews realizzata da IPSOS

Qual è la minaccia più grave per l’Italia? Donald Trump è un esempio da imitare o un fattore di instabilità mondiale? La Corea del Nord è un pericolo per la pace? Ecco la percezione degli italiani su alcuni dei temi più caldi dell’attualità internazionale. Il sondaggio è stato commissionato da ISPI e Rainews24 e realizzato da IPSOS su un campione di oltre 1000 interviste effettuate tra il 26 e il 27 settembre.

 

Le minacce più sentite: crisi economica ancora prima (ma in flessione), immigrazione seconda

Lunedì, 2 ottobre, 2017 (Tutto il giorno)
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Oltre le crisi. Macron e il suo Consiglio presidenziale per l’Africa

Né un nuovo think tank, né un fan club africano del presidente. Però sì, una promessa elettorale mantenuta che punta ad allargare lo sguardo francese sul continente, per andare oltre le crisi securitarie e migratorie di cui oggi sembrano ostaggio le politiche europee e per riservare un occhio di riguardo alle opportunità imprenditoriali e di sviluppo che l’Africa offre.

Venerdì, 29 settembre, 2017 (Tutto il giorno)
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Rohingya: Aung San Suu Kyi al bivio

Dopo settimane di critiche ricevute da ogni parte del mondo, tanto da invocare il ritiro del Nobel per la Pace assegnatole oltre 25 anni fa, la leader birmana Aung San Suu Kyi si è espressa pubblicamente sulla questione Rohingya. Poche frasi attentamente soppesate, per non compromettere la sua già fragile posizione.

Giovedì, 21 settembre, 2017 (Tutto il giorno)
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Master in fake news

Qualcuno per caso ricorda la grande mobilitazione di Arabia Saudita ed Emirati contro il Qatar? Una crociata, potremmo dire se non fossimo nel cuore dell’Islam. All’inizio dell’estate sembrava che stesse per scoppiare un’altra guerra nel Golfo. Minacce, boicottaggio economico di ogni tipo, famiglie divise, assedio per fame.

Giovedì, 21 settembre, 2017 (Tutto il giorno)
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Dio protegga il Golfo dai suoi Principi

Nel 1914, dopo l’omicidio dell’arciduca Ferdinando, l’ultimatum che l’Austria inviò alla Serbia fu scrupolosamente redatto per essere respinto. Così i 13 punti “non negoziabili” e da sottoscrivere entro il 3 di luglio, che l’Arabia Saudita e i suoi sodali hanno presentato al Qatar.

Giovedì, 29 giugno, 2017 (Tutto il giorno)
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Corea del Nord: una bomba pronta a esplodere?

La minaccia nucleare di Kim Jong Un si fa sempre più seria. Rischio di una escalation della crisi comincia a preoccupare il mondo intero: il lancio di missili intercontinentali e l’ultimo test di un potentissimo ordigno hanno alzato il livello di allarme non più solo a Seul, Tokyo e Washington – gli storici "nemici" del regime nordcoreano – ma anche in Russia, Europa e addirittura in Cina, il principale alleato di Pyongyang. Cosa vuole il leader della Corea del Nord? Chi, e come, lo fermerà prima che la crisi diventi incontrollabile? Come reagiranno Cina e Stati Uniti?

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Dentro la nuova ondata di proteste in Tunisia: tra vecchi problemi e segni di cambiamento

Per gli amanti del Gattopardo l’ondata di proteste che ha travolto la Tunisia tra dicembre e gennaio, e che non si è ancora totalmente placata nonostante la scarsa copertura mediatica, è la conferma della saggezza senza tempo di Tancredi: in Tunisia tutto è cambiato perché nulla cambiasse. E a prima vista non hanno torto.

Lunedì, 7 marzo, 2016 (Tutto il giorno)
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