Fra gli attori capaci di influenzare la crisi siriana, anche la Cina trova un proprio ruolo unendosi alla Russia nel porre il veto contro un’azione militare motivata dal presunto impiego di armi chimiche. Nulla di nuovo per un paese che ha sempre fatto del principio di sovranità nazionale (o dell’antimperialismo) un diritto sacro. Nel 2011, però, questa costante è venuta meno durante il Consiglio di Sicurezza dell’Onu che ha visto l’astensione cinese sull’intervento militare in Libia, paese fra i principali fornitori di greggio per Pechino.