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Euro

Una “regola d’oro” per l’Europa futura

Quando la pandemia ha colpito, le economie europee i governi nazionali si sono trovati in prima fila nel provare ad attenuarne gli effetti sanitari ed economici. Non poteva che essere così, visto che la capacità di bilancio nell’UE (e nella zona euro) rimane una prerogativa dei Paesi membri.

Venerdì, 27 novembre, 2020 (Tutto il giorno)
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Le parole dell'Europa: Euro

Nel giorno in cui ha preso avvio un altro Consiglio europeo in cui è stata Brexit a tenere banco, ISPI ha lanciato la newsletter "Le parole dell’Europa”, che accompagnerà i propri lettori fino alle elezioni europee del 26 maggio.

Giovedì, 21 marzo, 2019 - 10:45
  • Leggi tutto su Le parole dell'Europa: Euro

Eurozona: giacobinismo francese e federalismo tedesco

Ancora una volta le elezioni federali tedesche potrebbero rivelarsi uno spartiacque nella storia europea. Nello stesso modo in cui l’arrivo di Helmut Kohl e l’unificazione tedesca accelerarono l’adozione della moneta unica, la rielezione della cancelliera Angela Merkel, ritenuta probabile dai sondaggi della vigilia, dovrebbe facilitare una riforma dell’unione monetaria. Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha parlato di “finestra di opportunità” da qui alla fine della legislatura, prevista nel 2019, per rivedere l’assetto della zona euro.

Venerdì, 22 settembre, 2017 (Tutto il giorno)
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Fact Checking: L'euro 15 anni dopo

Il clima di incertezza che domina il contesto internazionale è aggravato da una serie di notizie parziali, fake news e incomprensioni. Con la nuova pubblicazione online "Fact Checking", l’ISPI sceglie di volta in volta un tema di grande attualità su cui intende fare chiarezza, fornendo un’informazione sintetica e il più possibile fondata su dati oggettivi.

Mercoledì, 15 febbraio, 2017 (Tutto il giorno)
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"L’Europa a più velocità è il male minore se è aperta e inclusiva" – VIDEO

 

 

Intervista a Romano Prodi, Presidente della Commissione Ue (1999–2004) e del Consiglio dei Ministri (1996–1998 e 2006–2008)

Mercoledì, 22 marzo, 2017 (Tutto il giorno)
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L'economia francese alla ricerca di nuove certezze

Come gli altri stati membri dell’Unione economica e monetaria europea (EMU), anche l’economia francese è stata colpita dalle crisi internazionali del 2007-’09 e dalle crisi europee del 2010-’13. Il tasso di crescita macroeconomica e gli incrementi nel reddito pro-capite della Francia sono stati, però, superiori alla media dell’EMU e inferiori a quelli dei paesi più forti dell’area. Infatti, nel 2016 il PIL francese ha superato del 4,9% quello del 2008, mentre l’analogo dato medio dell’EMU è stato pari al 2,7% e quello della Germania pari allo 8%.

Venerdì, 21 aprile, 2017 (Tutto il giorno)
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La priorità è la pace, affidata al ruolo dell’Europa unita

Intervento del Presidente emerito Giorgio Napolitano nell'Aula del Senato (17 marzo 2017).


Venerdì, 24 marzo, 2017 (Tutto il giorno)
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Europa, una partita ancora aperta

La crisi che investe l'Unione europea non ha nulla di contingente o episodico e non potrà essere "rimontata" con qualche aggiustamento. Essa riguarda tanto l'assetto delle sue istituzioni, quanto l'idea o il senso o "la causa finale" della sua costruzione.

Venerdì, 24 marzo, 2017 (Tutto il giorno)
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UE: la velocità del mercato unico

Si vuole fare avanzare l’integrazione europea sfruttando la possibilità delle “più velocità”. Una di queste, si dice a volte, potrebbe “limitarsi” al mercato unico. La prima velocità sperimenterebbe nuove forme di unione politica, la seconda rimarrebbe sul terreno asettico del commercio.

Venerdì, 24 marzo, 2017 (Tutto il giorno)
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Rapporto 2016. Scenari globali e l’Italia. Le nuove crepe della governance mondiale

Il 2015 ha assistito a una nuova proliferazione di crepe materiali e simboliche, drammatizzata dalle nuove minacce terroristiche e simboleggiata, nella stessa Europa, dalla costruzione di muri e barriere ai confini fra uno stato e l’altro.

Ma è l’intero ordine internazionale a essere sprofondato in quello che appare sempre di più come un circolo vizioso. Da un lato, il moltiplicarsi delle crepe politiche ed economiche mette ogni volta in luce l’inadeguatezza degli strumenti esistenti di governance.

Dall’altro lato, la mancanza o il ritardo delle risposte concertate approfondisce le crepe esistenti e rischia di crearne di nuove, come è già avvenuto di fronte alle crisi dell’ultimo anno. Il Rapporto Ispi 2016 si propone d’interpretare questa impasse, partendo dai fatti più recenti, ma cercando di cogliere le linee di tendenza più profonde che hanno condotto a questo esito.

La prima parte del volume è dedicata all’evoluzione complessiva dello scenario internazionale, tanto nella dimensione politica quanto in quella economica. Nella seconda parte, l’orizzonte si restringe sull’Italia che, nella crisi degli strumenti multilaterali di governance, rischia di smarrire il tradizionale ancoraggio della propria politica estera.

Martedì, 16 febbraio, 2016 (Tutto il giorno)
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