Chi è Armin Laschet, il nuovo segretario della CDU tedesca
Lo scorso 16 gennaio, Armin Laschet è stato eletto segretario della CDU, il partito cristiano-democratico tedesco. È la sua rivincita dopo molte sconfitte politiche in passato.
Lo scorso 16 gennaio, Armin Laschet è stato eletto segretario della CDU, il partito cristiano-democratico tedesco. È la sua rivincita dopo molte sconfitte politiche in passato.
Motivazione profonda, maturità politica, efficienza tecnica potrebbero essere i segni distintivi riportati sulla carta d’identità della Germania odierna. Sono sicuramente i tratti salienti del congresso della Cdu, che sabato ha eletto Armin Laschet presidente del partito, incarico ricoperto sinora ad interim dalla sfortunata Annegret Kramp-Karrenbauer a sua volta subentrata al vertice della Cdu ad Angela Merkel alla fine del 2018.
La Cdu sceglie il nuovo leader, e si apre una lunga corsa per la successione ad Angela Merkel.
La Cdu sceglie il nuovo leader, e si apre una lunga corsa per la successione ad Angela Merkel
La lunga era del cancellierato di Angela Merkel si chiude nel 2021 con una serie di gravosi punti interrogativi. Che non riguardano soltanto il destino della Germania, ma quello dell’Europa. Il 26 settembre i tedeschi torneranno a votare, e per la prima volta un cancelliere in carica rinuncerà a ricandidarsi mentre è al culmine della popolarità. L’uscita di scena di Merkel rischia di lasciare il suo partito, ma anche il Paese in una sorta di horror vacui. E il risultato delle urne avrà inevitabili riflessi sugli equilibri europei.
Si apre a Bruxelles il Consiglio europeo ma è ancora braccio di ferro sul Next Generation EU. Intanto il parlamento italiano approva la riforma del MES che ha lo scopo di aiutare i paesi dell’eurozona durante le crisi economiche.
Europa tedesca o Germania europea? Temuta la prima, auspicata la seconda. Questione comunque al centro della storia continentale e del suo processo d’integrazione. Anche ora che Berlino ha assunto la presidenza di turno dell’Unione Europea. Fa da sfondo al giro di capitali del Presidente Conte: aiutare Angela Merkel a risolverla, aiuta noi stessi. Si fa senza partito preso, con progetti nazionali credibili e concreti.
“La Germania è consapevole della propria responsabilità nei confronti dell’Unione europea”. Lo mette nero su bianco la cancelliera Angela Merkel in apertura del programma del proprio semestre di presidenza del Consiglio Ue. E non è cosa da poco per un paese che è sempre stato un leader europeo recalcitrante e a intermittenza. È sintomatico di una presa di coscienza di Berlino se non dell’opportunità, quanto meno della necessità di una leadership forte in questo momento.
Nella gestione della pandemia, Angela Merkel ha accumulato un capitale politico considerevole: la lucidità con la quale ha affrontato la crisi ha dato buoni risultati e l’elettorato la sta premiando nei sondaggi.
I giudici della Corte Costituzionale tedesca chiedono chiarimenti alla Bce e alla Corte Europea di Giustizia sull'applicazione del Quantitative easing. Una sentenza che rischia di minare la legittimità delle future decisioni europee in materia di politica monetaria.