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golpe

People to Watch 2014 - Abdel al-Fattah al-Sisi

L’ombra di un ennesimo uomo del destino rischia di invadere il nuovo anno mediorientale e inquinare le speranze delle sue Primavere. Abdel al-Fattah al-Sisi ha il profilo ideale del rais perfetto. Possiede l’età: per le tradizioni della regione 59 anni sono solo la giovinezza della maturità. Ha esperienza nei servizi segreti militari: elemento essenziale del cursus honorum del sistema di potere tradizionale nei paesi arabi. È un pio musulmano: una delle sue figlie porta la versione più castigata dell’hijiab. Ha consenso popolare.

Venerdì, 20 Dicembre, 2013 (Tutto il giorno)
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40 anni fa il golpe in Cile: la sconfitta del sogno socialista di Allende

Negli ultimi 40 anni l’11 settembre è stato foriero di due eventi fortemente traumatici: l’ultimo è stato l’attentato terroristico alle torri gemelle del 2001 che ha innescato una spirale di guerra ancora ben lungi dall’essersi conclusa. 

Mercoledì, 11 settembre, 2013 (Tutto il giorno)
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Palestinesi e siriani: vittime collaterali del non-Golpe

Inviato da ISPI il Dom, 28/07/2013 - 16:25

Sono già oltre 100 i morti negli scontri avvenuti in seguito alla deposizione di Mohammed Morsi. Le vittime per ora si contano soprattutto fra i sostenitori dei Fratelli Musulmani e dell’ex raìs, ma i gruppi islamisti non sono l’unico bersaglio della repressione dell’esercito e delle forze di sicurezza egiziane.

Italiano
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L'Islamismo non è morto al Cairo

«Speriamo che questo segni la fine del cosiddetto ‘Islam politico’», è il commento sugli eventi degli ultimi giorni in Egitto di un amico che vive al Cairo da molti anni e che, pur essendo un profondo conoscitore dell’Islam, ne ha sempre guardato con diffidenza le ambizioni politiche. Sono in molti a pensarlo, e ad auspicarlo.

Venerdì, 5 luglio, 2013 (Tutto il giorno)
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L'esercito egiziano si prende gli onori, ma non l'onere di governare

C’è una battuta che circola in questi giorni nelle piazze ribelli d’Egitto. «Del primo presidente ci siamo liberati in diciassette giorni, del secondo in quattro, per il terzo basterà un tweet» scherzano i giovani protagonisti dello tzunami politico che loro chiamano rivoluzione contro i Fratelli Musulmani e molti, all’estero, colpo di stato militare.

Venerdì, 5 luglio, 2013 (Tutto il giorno)
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Cheers dal Golfo per l’Egitto

Mentre la comunità internazionale segue con preoccupazione l’evoluzione degli eventi in Egitto, dall’Arabia Saudita sono giunte le congratulazioni di re Abdullah al nuovo presidente egiziano ad interim Adly Mansour. Il regime di Riyadh può finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Venerdì, 5 luglio, 2013 (Tutto il giorno)
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Il realismo americano alla prova dell'Egitto

La piazza ha vinto? Parrebbe di sì a giudicare dall'esultanza con cui è stato accolto l'avvertimento prima, l'ultimatum poi e infine il colpo di stato operato dalle Forze armate al comando del generale el-Sisi. 

Ma quale piazza? Ha perso quella della Fratellanza musulmana che pure sarebbe erroneo sottovalutare soprattutto nella prospettiva di nuove elezioni.

Giovedì, 4 luglio, 2013 (Tutto il giorno)
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In Egypt it is not a coup: Egyptians restore their destiny

In an admirable show of determination, the Egyptian youth through the rebel movement, "Tamarod," mobilized tens of millions of Egyptians to restore their freedom and preserve their national character.

Giovedì, 4 luglio, 2013 (Tutto il giorno)
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E così l'Egitto ha perduto un'occasione?

È una brutta pagina quella che è stata scritta in Egitto. Nonostante l’opposizione di piazza a Morsi abbia sostenuto che l’intervento militare interpreta la volontà del popolo, nonostante i vertici religiosi – compreso il grande shaykh di al-Azhar – si siano apparentemente schierati a favore del pronunciamento militare, la defenestrazione del presidente da parte dell’esercito ha tutta l’aria di un vero e proprio golpe.

Giovedì, 4 luglio, 2013 (Tutto il giorno)
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La rivincita delle opposizioni: laiche, giovanili, nasseriste e ancora frammentate

La destituzione del presidente egiziano Mohammed Morsi ha aperto un nuovo spazio politico per le opposizioni. Dopo la nomina del presidente della Corte costituzionale, il giudice Adli Mansour, come presidente della Repubblica ad interim, si avvia una fase in cui tecnici e politici laici avranno l’opportunità di partecipare alla gestione politica.

Giovedì, 4 luglio, 2013 (Tutto il giorno)
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