Torna a salire la tensione tra Grecia e Turchia, e la crisi per le isole dell’Egeo riaccende un faro sul Mediterraneo Orientale.
Torna a salire la tensione tra Grecia e Turchia, e la crisi per le isole dell’Egeo riaccende un faro sul Mediterraneo Orientale.
In the shade of the Parthenon, on the eve of tourist season, there is an atmosphere of mixed feelings.
All’ombra del Partenone, alla vigilia della stagione turistica, i sentimenti sono contrastanti.
10 domande e 10 risposte sul nuovo crescendo di tensione nel Mediterraneo orientale
Nella Repubblica turca di Cipro Nord sarà un ballottaggio a decidere il nuovo presidente. Un voto che rischia di avere conseguenze geopolitiche, mentre si riaccendono le tensioni nelle acque contese tra Turchia e Grecia.
La tensione tra Grecia e Turchia nel Mediterraneo orientale rischia di innescare una escalation militare. La Germania prova a mediare ma Erdogan non cede: "Prenderemo quello che è nostro".
Egitto e Grecia hanno firmato un accordo per delimitare le zone economiche esclusive (ZEE), che sono le aree di mare in cui uno stato esercita la propria autorità, anche nel concedere a privati lo sfruttamento delle risorse marine e sottomarine.
Nuove tensioni tra Grecia e Turchia nell’Egeo Meridionale. La marina greca è in allerta per una missione turca di esplorazione energetica al largo di Kastellorizo: riparte la sfida per il gas nel Mediterraneo Orientale.
Uno stato costiero non può dirsi solido se trascura la sua dimensione liquida. Sulla base di questo assunto, Italia e Grecia il 9 giugno hanno firmato un accordo sui rispettivi confini marittimi, delimitando una zona economica esclusiva (Zee).
Tempestività e disciplina: così la Grecia ha contenuto la pandemia da coronavirus. E oggi, mentre l’Unione Europea lavora a ripristinare la libera circolazione, punta a riaprire le frontiere in tempo per salvare la stagione turistica.
"Questa baracca l'ho costruita io, ho comprato i paletti, i bancali per sollevarla da terra, i teli di plastica, le coperte per isolare il terreno", racconta Mohammed Hasan, un curdo siriano originario di Afrin, nel nord della Siria, che vive nella jungle del campo di Moria, sull'isola di Lesbo, da sette mesi con la moglie Susanne e i suoi due figli di cinque e tre anni, Lavand e Lavin. Alla fine ha costruito una baracca di due metri per tre in cui si svolge tutta la sua quotidianità.