Ricordate il dibattito sull'invio di carri armati Leopard? Beh, quello era ieri. Oggi nelle capitali occidentali si sta già considerando il passo successivo: l’invio di jet da combattimento a Kiev. Un'idea scartata sin dalle prime fasi della guerra, quando l'Ucraina chiedeva alla NATO di stabilire una no-fly zone sui suoi cieli, o in alternativa i caccia per proteggersi dai bombardamenti russi.
Un miliardo al giorno: è il valore dei capitali netti che si sono spostati dalle economie occidentali a quelle emergenti durante l’ultima settimana. Un cambio di rotta netto dopo mesi di "fughe".
Nel 2023 l’eurozona eviterà la recessione: è quanto emerge dall’ultimo sondaggio tra esperti condotto da Consensus Economics. Secondo il pool di economisti, quest’anno una serie di condizioni macroeconomiche in miglioramento porterà a una contrazione dell’attività commerciale inferiore al previsto.
Nel 2022 la popolazione cinese è diminuita per la prima volta in 60 anni: lo ha annunciato oggi l’Ufficio nazionale di statistica cinese. Era il 1979 quando il Partito inaugurò la politica del figlio unico per rallentare il boom demografico degli anni Settanta. Eliminata definitivamente nel 2016, negli ultimi anni il governo cinese ha addirittura offerto sgravi fiscali e una migliore assistenza sanitaria per invertire, o almeno rallentare, il brusco calo delle nascite.
Oggi e domani circa 8 milioni di elettori si recheranno alle urne per scegliere il nuovo presidente, che prenderà il posto dell’uscente Milos Zeman. Sono otto i candidati in lizza, ma solo tre si giocano effettivamente la vittoria. Anche se quasi sicuramente al ballottaggio di fine gennaio, viste le basse probabilità di raggiungere la maggioranza assoluta al primo turno.
Guerra in Ucraina, inflazione elevata e aumento dei tassi di interesse: sono le principali cause del brusco rallentamento della crescita globale che, secondo le ultime proiezioni della Banca mondiale, nel 2023 farà segnare un esiguo +1,7%. Il terzo tasso di crescita più basso in quasi trent’anni.
Ieri Thierry Breton era a Madrid per presentare al Primo ministro spagnolo Pedro Sánchez la sua nuova proposta: il Clean Tech Act. Dopo Varsavia, Bruxelles e Parigi, la capitale spagnola è la quarta tappa del commissario europeo per il mercato interno, impegnato nel tentativo di convincere i paesi europei a fare fronte comune contro i sussidi Usa contenuti nell’Inflation Reduction Act (IRA).