Martedì 1 Maggio gli studenti del Master in International Cooperation di ISPI partiranno per il tradizionale study tour, che anche quest’anno ha come meta i Territori Palestinesi. Avvicinandoci alla data della partenza torniamo quindi a parlare di Cooperazione Internazionale e di Territori Palestinesi. Lo facciamo con Daniele Natale, cooperante ed ex studente del Master in International Cooperation. (...)
Territorial disputes are very much back on Asia’s security agenda. As the papers authored by Asian and European scholars and analysts explain, China is involved in many of the region’s territorial conflicts in East and Southeast Asia. Beijing’s increasingly assertive policies related to territorial claims in the East China and South China Seas are evidence that China’s economic and military rise is not only peaceful. Japan’s assessment of China’s policies related to territorial claims in the East China Sea is equally unfavorable. Beijing’s strategy to establish what Beijing refers to as ‘dual control’ in Japanese-controlled territorial waters airspace through naval and aerial intrusions confirm policymakers in Tokyo that Beijing is indeed a military threat directly challenging Japanese territorial integrity.
Sino-Indian relations have been marred by their territorial disputes in the past decades. Tensions and disputes in the border region are likely to continue to occur from time to time in the foreseeable future, but the two countries have demonstrated strong political will and incentives not to allow the disputes to hijack their bilateral ties.
Uno stato debole, ma in possesso dell’arma atomica, una transizione democratica appena abbozzata e già ostacolata dal coacervo di tensioni interne, un involontario (o colluso?) porto franco per i terroristi. Parlare del Pakistan è come guardare in un caleidoscopio: più si cerca di metterlo a fuoco, più tutto si confonde e il quadro d’insieme, inesorabilmente, scompare.
Le prossime elezioni in Pakistan saranno le prime in cui un governo democratico cederà il passo a un altro deciso dall’esito delle urne e non da un colpo di stato militare. Che la qualità dei leader politici rimanga bassa, e il livello di corruzione altissimo, non è privo d’importanza e potrebbe oscurare le prospettive di graduale consolidamento del processo democratico, pronosticato forse con troppo entusiasmo dall’Economist.
L’ordine di arresto emesso dalla Corte Suprema contro il primo ministro pakistano Raja Pervez Ashraf é indicato come un passo avanti verso la reale democratizzazione del paese da parte dei sostenitori del leader religioso Tahir-ul-Qadri, mentre l’entourage del Primo Ministro lo considera una sorta di “golpe mascherato”. Quale impatto può avere la decisione dell’Alta Corte sul processo di democratizzazione di un paese difficile come il Pakistan?
Brasile, Russia, India e Cina (e più in generale i cosiddetti “emergenti”) hanno una peculiarità: comunque vada la loro economia, qualunque evoluzione prenda la loro politica interna ed estera sono per noi, per l’Occidente, un fattore di preoccupazione.
Negli anni ’80 e ’90 erano le loro crisi finanziarie (prima il Brasile, poi la Russia e l’Asia) a mettere periodicamente in subbuglio i nostri mercati.
La progressiva ascesa di importanza di potenze regionali nel mondo di oggi costituisce la conseguenza diretta della fine del bipolarismo ma anche della crescente globalizzazione di alcuni grandi elementi propulsivi della società contemporanea, come la finanza o l’innovazione tecnologica.
The Persian Gulf has been for decades a region of considerable economic and strategic relevance for India, but its importance has been significantly increased in the last five years. During 2012 some crucial steps will probably be taken towards the creation of a Free Trade Area between India and the Gulf Cooperation Council (GCC).