Ever since Beijing started stretching its muscles into the Upper Western Indian Ocean (UWIO), New Delhi has refused to be a passive spectator. Some Indian policymakers interpreted Chinese actions in the area through the lenses of the “String of Pearls” theory, according to which China aims to gain access to a series of strategic locations (i.e., “Pearls”) in the Indian Ocean in order to project power.
The Upper Western Indian Ocean (UWIO) has been under China’s radar for the past two decades. The Belt and Road Initiative has strengthened the country’s image as a responsible stakeholder and a successful economic partner. Moreover, the United Nations have legitimized China’s military and security operations in the area. To what extent is China’s role of securitizing power dependent on its economic investments? How is Beijing’s deeper engagement modifying China’s relations with the main actors in the area?
Chiesto il coprifuoco a New Delhi dove più di 20 persone sono morte negli scontri tra ultranazionalisti indù e musulmani che protestano contro la nuova legge sulla cittadinanza. Violenze rimaste sullo sfondo, mentre nel paese era in corso la prima visita ufficiale del presidente statunitense Donald Trump.
“Abbiamo abbozzato l’accordo commerciale più grande di sempre”, annunciava Donald Trump dal palco in mezzo al grande stadio di cricket di Ahmedabad, Gujarat. Non è così certo sia un record assoluto. Ma se non sarà l’ennesimo annuncio bombastico senza seguito pratico, tre miliardi di dollari in armamenti all’India, è comunque un accordo notevole.
Uno sguardo attento all’intrecciarsi di questioni di genere e religione in India può far luce sulle dimensioni meno visibili ma fondamentali a sostenere il progetto di state-crafting e di leadership politica alla base delle recenti mosse del governo guidato da Narendra Modi. La recente assimilazione dell’ex stato del Jammu e Kashmir si collega in questo senso ad altre misure legislative che stanno caratterizzando l’agenda politica del secondo governo Modi.
Come Londra dalla Brexit, Budapest dalla “democrazia illiberale” di Orban, Istanbul dal neo-ottomanismo di Erdogan e la gran parte delle metropoli americane dal trumpismo, anche Delhi mantiene le distanze dall’induismo muscoloso del Bjp e di Narendra Modi. Per la terza volta consecutiva le elezioni locali sono state vinte dall’Aap, l’Aam Aadmi Party guidato da Arvind Kejriwal.
India’s middle class will count a few rupees, bank depositors will get a little security, privatisation enthusiasts will chew on a new player in the market. But other than high-sounding grandiose statements, India’s Budget 2020 has delivered no expectations. This was preordained, of course.
Delhi, Meerut, Chandigarh, Patiala, Kanpur, Aligarh, Ahmedabad (nel Gujarat, lo stato dove Narendra Modi è nato e ha iniziato la sua carriera politica), Lucknow, Varanasi, Patna, Guwahati, Tezpur, Itanagar, Dibrugarh, Imphal, Silchar, Aizawl, Manu, Shillong, Santinketan, Kolkata, Bhopal, Mumbai, Pune, Hyderabad, Kasargod, Bangaluru, Chennai, Puducherry, Mysuru, Kochi, Kottayam.
Non accennano a placarsi le proteste in corso da una settimana in India. A scatenarle è stata l'approvazione di un emendamento alla legge sulla cittadinanza che discrimina - secondo alcuni - le minoranze musulmane. Una nuova mossa del premier Narendra Modi per minare il secolarismo nel paese, in nome del nazionalismo induista?
“La mia avventura da imprenditore inizia nel 2012 quando io e i miei soci, Nicola e Sebastiano, abbiamo deciso di partire per l’India.
Il rallentamento economico dell'India è evidente. Altrettanto evidente è stato il ritardo dei tentativi di New Delhi di invertire questo trend con qualche aggiustamento alle politiche, dopo ben due trimestri. Quasi fosse la terza legge di Newton a sovrintendere al mercato indiano, prima che le politiche a recuperare terreno sono stati gli stessi mercati che, proprio di fronte a politiche inefficienti e posizioni economiche anti-imprenditoriali, erano crollati.
Il rallentamento economico dell'India è evidente. Altrettanto evidente è stato il ritardo dei tentativi di New Delhi di invertire questo trend con qualche aggiustamento alle politiche, dopo ben due trimestri. Nonostante ciò l'India rimane ancora uno dei paesi più promettenti dove investire per il futuro.
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