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Israele

Israele verso il voto: Netanyahu incriminato, ecco cosa cambia

A sei settimane dalle elezioni del 9 Aprile, il procuratore generale israeliano Avichai Mendelblit ha annunciato di voler procedere con l’incriminazione del Primo ministro Benjamin Netanyahu per frode e abuso di fiducia in due casi distinti: Case 1000, riguardante i costosi regali che Netanyahu avrebbe ricevuto da un ricco imprenditore di Hollywood in cambio di favori politici; Case 2000, che vede coinvolti il primo ministro e l’editore di Yediot Ahronot, Aron Mosez, nella stipulazione di un patto che avrebbe assicurato a Netanyahu una

Il difficile equilibrio tra Israele e Russia in Siria

Alla fine ce l’hanno fatta. Dopo tanti rinvii, una serie di telefonate dai toni più o meno cordiali e un fugace incontro a margine della Conferenza sulla Pace di Parigi del novembre scorso, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il presidente russo, Vladimir Putin, si incontreranno il prossimo 21 febbraio a Mosca.

Israele rivendica gli strike in Siria: un punto di svolta nello scontro con l’Iran

Non c’è nulla di nuovo nella decisione israeliana di colpire obiettivi militari iraniani in territorio siriano. Ciò che è realmente inedito è la decisione di dichiararlo apertamente tramite una comunicazione ufficiale. Le forze armate israeliane abbandonano dunque la tradizionale opacità – fino ad oggi, dopo ogni strike si erano limitate a non confermare né negare l’accaduto – e portano lo scontro con l’Iran in Siria su un livello superiore.

I veri nemici di Israele

Prima ancora di fissare le strategie elettorali con i partiti insieme ai quali ha governato e probabilmente governerà, Bibi Netanyahu ha incontrato i capi dei coloni subito dopo avere annunciato elezioni anticipate. ”Un governo di sinistra metterebbe in pericolo il movimento dei settler” nei Territori occupati palestinesi; “Dobbiamo vincere le prossime elezioni: è una battaglia per la nostra casa”, ha spiegato il premier.

Israele: dieci consigli cyber e low-cost per le PMI

In tutto il mondo sviluppato le piccole e medie imprese (PMI) soffrono spesso di una mancanza di capacità cibernetica anche di livello rudimentale. La loro dimensione ridotta comporta infatti sia carenze organizzative in termini di sicurezza informatica che costi proibitivi dei servizi commerciali in questo ambito.

Israele-Hamas: tregua senza pace

Escalation controllata delle violenze o guerra? Entrambe le opzioni sono plausibili: ora anche quella di una tregua, notizia delle ultime ore. Sebbene l’imprevedibilità della situazione a Gaza faccia pensare al rischio di una nuova guerra – sarebbe la quarta nell’arco di un decennio –, non è ancora chiaro cosa potrà accadere nei prossimi giorni.

Israele-Palestina: nuove tensioni all'orizzonte

In continuità con i mesi precedenti, non accenna a diminuire l’escalation di violenze che ha portato la Striscia di Gaza ad assistere ai più intensi scontri dall’Operazione Protective Edge del luglio-agosto 2014. Ad alimentare le violenze si aggiungono le tensioni politiche mai sopite tra israeliani e palestinesi e tra quest’ultimi e i diversi referenti politici dell’eterogeneo mondo palestinese, in eterno conflitto tra loro.

Putin Re d'Israele

C’era una tradizione nel potere politico e militare israeliano: si trattasse di un’operazione antiterrorismo, della lenta vendetta contro gli organizzatori della strage olimpica di Monaco o di un bombardamento in Siria, l’ordine era di tacere. Raramente negare con sdegno; più spesso non confermare né smentire, ma solo se si lasciano tracce compromettenti. Ammettere, mai.

Israele e Iran: sindromi belliche

Il Washington Post l’ha chiamata ”Trump derangement syndrome”. È quella forma di squilibrio mentale a causa della quale la persona che detestiamo polarizza così tanto la nostra ostilità da radicalizzare le opinioni. Per esempio: Donald Trump è talmente prono a Vladimir Putin che i democratici più liberal, sempre favorevoli al dialogo, oggi sono anti-russi quanto i repubblicani con tendenze da Dottor Stranamore come John McCain.

Israele: i rischi della nuova legge sullo stato-nazione

La Knesset del 18 luglio 2018 ha approvato la legge che, per la prima volta nella storia di Israele, definisce ufficialmente lo stato come "la casa nazionale del popolo ebraico". I membri del parlamento hanno approvato il disegno di legge con 62 voti favorevoli, 55 contrari e due astenuti.

La pace del secolo fra Israele e Palestina (Trump dixit)

Donald Trump ci sta preparando una nuova grande sorpresa d’estate. No, non l’imminente vertice della Nato nel quale l’Alleanza Atlantica farà la fine del G7: cioè diventerà un altro campo di battaglia fra l’America e l’Occidente. Non lo sarà nemmeno il successivo incontro a Helsinki fra Trump e Vladimir Putin: il primo vertice fra due grandi potenze bianche, cristiane e populiste, contro gli smidollati sistemi liberal-democratici. La sorpresa sarà ancora più impensabile: un nuovo piano di pace fra israeliani e palestinesi!

Usa-Iran (e Israele): scenari di una crisi

A meno di una settimana dal 12 maggio, data entro la quale l’amministrazione Usa è tenuta a rinnovare la sospensione delle sanzioni verso Teheran, aumentano le incertezze sul futuro dell’accordo sul nucleare iraniano (JCPOA) e si inaspriscono i toni delle dichiarazioni dei principali protagonisti.

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