Il tentativo di colpo di stato avvenuto domenica sera a Juba proietta l’ennesima ombra sullo stato più giovane dell’Africa che, secondo le parole pronunciate da Salva Kiir all’inizio dei negoziati per il referendum sull’indipendenza, avrebbe dovuto permettere ai popoli del Sud Sudan di essere finalmente liberi e non più cittadini di seconda classe.