Russian president Vladimir Putin has made it apparent for the past several years that he is ready to move on from the democratically based international order that has shaped global governance norms since the end of World War II.
Il ritiro francese dal Mali è diventato inevitabile alla luce degli irragionevoli e disperati sforzi di Parigi di isolare l'intervento militare francese non solo dal contesto politico del Paese, ma anche dalle relazioni diplomatiche tra le due capitali.
On 17 February 2022, French President Emmanuel Macron announced the withdrawal of French military forces from Mali. Far from unexpected, the announcement came as a result of rapidly escalating tensions between Paris and Mali’s rulers.
Parigi e i suoi partner annunciano il ritiro dal Mali e la fine delle operazioni Barkhane e Takuba. E mentre gli occhi del mondo sono puntati sull’Ucraina, la Russia avanza nel Sahel.
Seven months after Mali’s 2021 coup, the country’s military junta and the international community are at an impasse. This piece highlights the weaknesses of an approach by the international community that is on the one hand diplomatic, trying to nudge interim authorities into committing to an electoral timeline, and on the other hand punitive by imposing sanctions.
Il nuovo colpo di mano dei generali in Mali ha aggravato l'instabilità in uno stato alle prese con una difficile transizione politica dopo il golpe di agosto 2020. Il paese è epicentro di una profonda crisi, tra le insorgenze jihadiste nella regione di confine con Niger e Burkina Faso, l'attivismo di milizie etniche di autodifesa, e gli abusi diffusi da parte delle forze di sicurezza. Quali prospettive attendono il Mali? Quale il ruolo della comunità internazionale e dell'Italia?
In Mali i militari detengono il presidente e il primo ministro. A soli nove mesi dall’ultimo golpe, le notizie da Bamako scuotono il paese e rischiano di precipitarlo in una crisi con effetti imprevedibili sul Sahel.
Dopo mesi di proteste, il presidente del Mali è stato arrestato dai suoi soldati e si è dimesso. Ma il paese resta diviso, e sotto la minaccia costante dei jihadisti. L’Europa guarda con apprensione ai nuovi sviluppi in Sahel.
Nelle ultime settimane, alla crisi di sicurezza nel Mali settentrionale e centrale si è aggiunta una grave crisi socio-politica, con proteste più o meno violente diffuse nella capitale del paese, Bamako.
Dopo giorni di proteste violente il presidente maliano Keita scioglie la Corte Costituzionale e apre al dialogo. Ma la piazza, che fa capo a un influente imam, insiste: si deve dimettere.
Among the many dynamics defining the crises scenarios in West Africa and the Sahel, food insecurity adds weaknesses to an already fragile humanitarian environment. According to WFP estimates, 12.3 million people found themselves in crisis or emergency conditions during the 2019 peak, from June to August, outlining a deteriorating situation since 2018, when 11.2 million people required food assistance.