La Society for International Development (SID) è una rete di individui ed istituzioni creata a Washington nel 1957 come foro informale per i funzionari delle Nazioni Unite. Con più di 3000 soci ad oggi, la SID, in collaborazione con i governi e la società civile, è impegnata a sviluppare il dialogo e la cooperazione globale in un centinaio di paesi, tramite progetti volti a consolidare il rispetto dei diritti umani.
Lavorare in diplomazia non significa soltanto lavorare in un’ambasciata o al Ministero Affari Esteri. Si può fare diplomazia a livello Europeo, ovviamente, ma anche nel settore privato e nelle aziende.
Incontriamo quest’oggi Alessandro Abate, ex studente del Master ISPI in International Cooperation (Emergencies), attualmente impegnato in Somalia come Junior Project Manager per Intersos. Alessandro ha scritto per noi un breve articolo, nel quale condivide alcuni aspetti della sua esperienza, così ricca e coinvolgente. Ve la proponiamo di seguito:
Lavorare nella cooperazione internazionale può essere un impegno contagioso, che reca spesso sorprese e soddisfazioni inattese. Ne parliamo oggi con Eleonora Puddu, ex studentessa del Master ISPI in International Cooperation, attualmente in Nicaragua, a Managua, dove sta collaborando come staigiare presso l’ufficio locale di IOM, l’agenzia per le migrazioni delle Nazioni Unite. La storia della nostra protagonista di oggi è davvero particolare, sebbene non unica nel suo genere. (...)
Per la video intervista di oggi, incontriamo Daniele Lodola, responsabile della gestione dell’unità High Value Partnership di Action Aid, una delle più grandi ONG italiane che promuove iniziative a sostegno dei paesi del sud del mondo.
Il servizio civile all’estero è un’ottima opportunità per iniziare a muovere i primi passi nel mondo della cooperazione internazionale. Ogni anno, grazie ad un bando di circa 4000 posti, altrettanti giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni partono alla volta del Sud del Mondo, per svolgere uno stage in collaborazione con ONG italiane che hanno avviato una missione sul campo.
Come viene selezionato il personale di una ONG? Quali sono gli aspetti di maggiore interesse nei CV dei candidati esaminati da un recrutatore per il non profit?
Ne parliamo oggi con Barbara Cerizza, Responsabile delle Risorse Umane e dell’unità Internal Auditing & Risk Management di ACRA. ACRA, acronimo di Cooperazione Rurale in Africa e in America Latina, è un’organizzazione non governativa fondata nel 1968 e riconosciuta dal Ministero degli affari esteri italiano e dall’Unione Europea. (...)
Le prime esperienze nel mondo dell’aiuto allo sviluppo si rivelano spesso determinanti per conoscersi a fondo, mettersi in discussione, e per capire se questo percorso può divenire una vera e propria professione e scelta di vita. Questo il consiglio di Elisa Pasini, ex studentessa del Master ISPI in International Cooperation. (...)
E’ importante riuscire ad associare ad un vasto bagaglio di conoscenze teoriche anche l’esperienza sul campo. E’ questo il consiglio di Nina Betori, ex studentessa del Master ISPI in Cooperation (Emergencies), a chi ha intenzione di avvicinarsi al mondo della cooperazione internazionale.
Nina ha 28 anni e una lunga esperienza internazionale che ha costruito proprio seguendo il suo stesso suggerimento: ha studiato alla SOAS (School of Oriental and African Studies) di Londra e presso ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) frequentando il Master in Cooperation. (...)
In occasione della visita agli studenti del Master ISPI in International Cooperation abbiamo incontrato Federico Perotti, coordinatore dei progetti di CISV nel sud del mondo. Federico Perotti ha conosciuto la realtà della cooperazione internazionale, come succede a molti, attraverso il volontariato e, proprio grazie a quell’esperienza, ha deciso di dedicare la propria vita professionale al mondo della cooperazione e dell’aiuto allo sviluppo. (...)
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