Medio Oriente | Page 2 | ISPI
Salta al contenuto principale

Form di ricerca

  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED
  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Digitalizzazione e Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI

  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Digitalizzazione e Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI

Medio Oriente

L’accordo Egitto-Grecia e il Grande Gioco per il Mediterraneo Orientale

Egitto e Grecia hanno firmato un accordo per delimitare le zone economiche esclusive (ZEE), che sono le aree di mare in cui uno stato esercita la propria autorità, anche nel concedere a privati lo sfruttamento delle risorse marine e sottomarine.

Israele-Palestina: Trump presenta il suo “Accordo del secolo”

Nel suo 'Accordo del secolo' il presidente americano propone il congelamento delle colonie israeliane per quattro anni. E il riconoscimento di Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico.

 

Arabia Saudita: modernizzazione e dominio regionale

In politica interna nonché nella postura regionale, l’Arabia Saudita appare, ora più che mai, come il regno delle contraddizioni. Infatti, le scelte politiche di Riyadh, in materia di diritti e libertà di espressione, ma anche nei rapporti diplomatici con vicini e alleati, assumono modalità imprevedibili e, talvolta, apparentemente contraddittorie.

Elezioni in Turchia: a Istanbul tutto da rifare

La Commissione elettorale suprema della Turchia ha deciso di annullare il voto amministrativo dopo appena tre settimane dall’insediamento di Ekrem Imamoglu, candidato del Partito repubblicano del Popolo (Chp), sulla poltrona di primo cittadino di Istanbul, la più popolosa città del paesa.

Gaza-Israele: Hamas sotto pressione alza la posta

L’ultimo round di scontri tra Israele e Gaza si è appena concluso con una tregua ufficiosa: ufficiosa perché né il Governo israeliano né Hamas nella Striscia sembrano aver direttamente rivendicato la scelta di mettere fine repentinamente alle violenze. Sembrerebbe, dunque, che sia stato il contatto ancora in corso tra agenti dello Shin Bet, ovvero i servizi segreti israeliani all’estero, e rappresentanti dell’ala politica di Hamas a della Jihad islamica al Cairo a permettere di stringere segretamente una tregua.

Giordania: così il “piano del secolo” di Trump destabilizza il regno

Uno degli sviluppi più notevoli della nuova politica mediorientale post-guerra fredda e post-egemonia americana è che, mentre a volte sembra qualcosa di completamente diverso dal passato, altre volte sembra assomigliarli moltissimo. Non si parla del passato degli ultimi vent’anni, ma di quello ancora precedente, degli anni Sessanta e Settanta.

La società afghana apre ai Talebani in nome della pace

La Loya Jirga che si è chiusa a Kabul oggi, venerdì 3 maggio, è una vittoria per il presidente afghano Ashraf Ghani, ma rischia di rivelarsi provvisoria. Per Ghani, che ha fortemente voluto questa “grande assemblea del popolo afghano”, è un significativo capitale politico, perché i delegati riuniti per 4 giorni a Kabul sembrano incoraggiarlo nella strada da lui tracciata per trovare una soluzione negoziata al conflitto: ma l'ostracismo dei Talebani e i dissidi interni potrebbero fargli dissipare quel capitale.

Sovranisti su Tripoli

Fatico a dare ragione all’attuale governo italiano su qualsiasi cosa si occupi. Ma fatico anche a dargli torto sulla Libia. Presidenza del Consiglio, Farnesina, ambasciata a Tripoli, servizi: non vedo incoerenza nei loro comportamenti né una pericolosa concitazione di fronte agli ultimi avvenimenti di un’agenda fondamentale per noi.

Sudan: sulla transizione pesano gli interessi dei paesi del Golfo

Con un comunicato ufficiale, l’emiro di Abu Dhabi e presidente degli Emirati Arabi Uniti Khalifa bin Zayed al Nahyan hanno espresso il proprio supporto al consiglio militare incaricato di guidare la transizione post-Bashir in Sudan, promettendo di “esplorare le possibilità di accelerare l’aiuto verso i confratelli sudanesi”.

Libia: l’ora di Haftar?

La Libia sembra sprofondare nuovamente nel conflitto civile: da oltre una settimana, ormai, le forze agli ordini del generale Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, hanno lanciato un’offensiva militare per prendere possesso della capitale Tripoli, controllata dalle milizie del Governo di Accordo Nazionale guidato da Fayez al-Sarraj e sostenuto dall’ONU.

Israele-Hamas: la nuova escalation ha un peso politico

Israele tornerà alle urne il prossimo martedì 9 aprile, appositamente indetta giornata festiva per permettere a tutti i cittadini di votare. Tuttavia, a pochi giorni dall’atteso test elettorale che potrebbe marcare la fine dell’epoca Netanyahu, si profila una nuova escalation militare con Hamasnella Striscia di Gaza.

Algeria: l'esercito alla prova della transizione politica

Dopo settimane di proteste di piazza e diversi colpi di scena, la notizia è finalmente arrivata nella serata di martedì 2 aprile: Abdelaziz Bouteflika, presidente dell’Algeria dal 1999, si è dimesso. Prima di tale decisione vi erano stati diversi tentativi di portare avanti una transizione che potesse salvaguardare il regime, ma qualcosa era definitivamente cambiato la settimana scorsa.

  • « prima
  • ‹ precedente
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • …
  • seguente ›
  • ultima »

SEGUICI E RICEVI LE NOSTRE NEWS

Iscriviti alla newsletter Scopri ISPI su Telegram

Chi siamo - Lavora con noi - Analisti - Contatti - Ufficio stampa - Privacy

ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milano) - P.IVA IT02141980157