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migrazioni

Tra Grecia e Turchia: i diritti sospesi dei migranti

"Questa baracca l'ho costruita io, ho comprato i paletti, i bancali per sollevarla da terra, i teli di plastica, le coperte per isolare il terreno", racconta Mohammed Hasan, un curdo siriano originario di Afrin, nel nord della Siria, che vive nella jungle del campo di Moria, sull'isola di Lesbo, da sette mesi con la moglie Susanne e i suoi due figli di cinque e tre anni, Lavand e Lavin. Alla fine ha costruito una baracca di due metri per tre in cui si svolge tutta la sua quotidianità.

Turchia e migranti: le ragioni di Erdogan

Non è la prima volta che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan usa i migranti come strumento di pressione su un’Europa sempre più ripiegata su se stessa, divisa e incapace di definire politiche comuni per la gestione delle crisi ai suoi confini. Questa volta però Erdogan è passato dalle parole ai fatti, annunciando l’apertura della frontiera con la Grecia verso la quale nel giro di pochi giorni si sarebbero ammassati oltre 130.000 rifugiati, stando alle cifre divulgate dal ministero degli Interni turco, poco più di 30.000, secondo le autorità greche.

Migrazioni: se riapre la rotta balcanica

Le migliaia di migranti ammassati tra il confine turco e greco non sono una novità. Le immagini riportano a cinque anni fa, quando si stima che circa un milione di profughi dal Medio Oriente attraversarono quello stesso confine – o raggiunsero via mare le isole greche – per poi percorrere la cosiddetta rotta balcanica.

L’UE blinda i confini ai migranti, e svela le sue ipocrisie

“La nostra priorità in Grecia è preservare l’ordine ai confini esterni dell’Ue”. Sono queste le parole pronunciate ieri dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Kastanies, un piccolo paesino greco a meno di un chilometro dal confine con la Turchia. Parole che suonano drasticamente diverse da quel famoso “possiamo farcela” pronunciato da Angela Merkel il 31 agosto 2015, nei mesi caldi del grande esodo che avrebbe portato circa un milione di migranti e richiedenti asilo in Europa.

Libia: se salta la tregua

Navi turche nel porto di Tripoli. Botta e risposta tra Ankara e Parigi sul sostegno militare in violazione degli accordi di Berlino. E l'Italia boccia il protocollo d'intesa sul Mediterraneo Orientale. La tregua in Libia è già saltata?

 

Migrazioni in Italia: tutti i numeri

In questa pagina raccogliamo una serie di grafici commentati, aggiornati periodicamente, che permettono di fare il punto sulla situazione delle migrazioni in Italia. Dalle richieste d'asilo all'accoglienza, dal numero stimato di stranieri irregolari presenti ai rimpatri.

Se invece vi interessano i dati sul contesto delle migrazioni nel Mediterraneo centrale, cliccate qui.

Migrazioni nel Mediterraneo: tutti i numeri

In questa pagina raccogliamo una serie di grafici commentati, aggiornati periodicamente, che permettono di fare il punto sulla situazione delle migrazioni nel Mediterraneo centrale. Dal salvataggio in mare agli sbarchi in Italia, dai rischi della traversata alle "crisi" che hanno coinvolto le imbarcazioni delle Organizzazioni non governative.

Se invece vi interessano i dati sul contesto delle migrazioni in Italia, sulla terraferma, cliccate qui.

Migrazioni e instabilità in Libia: c’è un nesso?

“Ripartono gli sbarchi”. “Adesso dalla Libia scappano anche i libici”. Sono solo un paio di esempi di titoli di giornale che, di fronte alla rinnovata offensiva del generale Haftar verso Tripoli a fine dicembre, paventavano un nuovo esodo di migranti dal paese. I titoli si riferivano all’attracco in Italia della nave “Alan Kurdi”, operata dalla Ong tedesca Sea Eye. In parte dicevano il vero: le persone sbarcate erano tutte libiche. Ma il numero di libici sbarcati era piuttosto lontano da quello di un esodo: in tutto, erano trentadue.

Migranti e Ue: cosa serve sapere sul vertice di Malta

Lunedì 23 settembre si tiene a Malta un mini-summit tra i ministri dell’Interno di 5 paesi europei, Italia inclusa. Si tratterà del primo tentativo formale per trovare una soluzione condivisa sulla gestione degli sbarchi nel Mediterraneo centrale, e per l’Italia sarà anche la prima uscita internazionale per il nuovo ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Migrazioni

Signor Ministro,

quello dell’immigrazione è uno degli argomenti più delicati per il governo entrante, quello su cui possiamo attenderci la necessità di un maggiore periodo di assestamento, date anche alcune divergenze tra i due principali partiti di maggioranza. Ma è un tema che c’è e rimarrà, sul quale sarà inevitabile arrivare a un punto di caduta, che però  potrebbe anche rappresentare un’opportunità: quella di passare dalla tattica alla strategia.

Croazia: migranti respinti, cosa succede al confine?

Da qualche settimana la Croazia si trova al centro dell’attenzione mediatica per via delle accuse di respingimenti violenti di migranti verso la Bosnia-Erzegovina.

Non solo verso l’Europa: le migrazioni interne all’Africa

Le migrazioni internazionali occupano una posizione centrale nelle agende politiche europee. Le priorità del dibattito pubblico ruotano infatti spesso attorno alle necessità di controllo dei flussi migratori che originano dall’Africa, diretti verso l’Europa. Una dimensione ampiamente trascurata del fenomeno migratorio africano, tuttavia, riguarda il fatto che la mobilità è anzitutto intra-africana: gran parte dei migranti subsahariani lascia il proprio paese ma resta in Africa, e solo un minoranza di essi si dirige in Europa.

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