Il deteriorarsi della situazione in Ucraina, con il concreto rischio di una secessione di fatto di una parte del paese, ha determinato, nel corso del fine settimana, il marcato irrigidimento della posizione occidentale.
Recent events in Ukraine have been depicted in many ways depending on who is narrating the story of the Euromaidan and what is his perception of the symbolic meaning of the actions under scrutiny: as a revolution against a corrupt political system, as a civil war, as a genuine proof of the Euro-dream for change of Ukrainian people who are ready to die defending their ideals, as a coup d’état and so on.
Lo scorso 27 gennaio è stato diffuso il Rapporto 2013 del segretario generale della NATO, Rasmussen(1). Come già negli anni scorsi, il Rapporto ambisce a porsi come momento di sintesi del percorso compiuto dall’Alleanza Atlantica nei dodici mesi precedenti e, allo stesso tempo, come momento di riflessione intorno alle sfide che essa sarà chiamata ad affrontare in quelli a venire.
Il 2014 sarà necessariamente un anno di svolta per l’Afghanistan. Non solo per la ragione più ovvia, il ritiro delle truppe internazionali, ma soprattutto perché a partire dal 2014 si inizierà a intravedere il futuro del paese dopo il lungo intervento internazionale. Negli ultimi anni il dibattito internazionale sull’Afghanistan è stato dominato dalla ricerca della migliore strategia dell’intervento.
Negli ultimi anni il Qatar è stato al centro della cronaca poiché, al di là della designazione come paese ospitante dei Mondiali di calcio 2022, l’incredibile decollo economico e il ruolo d’intermediario in importanti episodi di politica internazionale lo hanno reso l’esempio di un modello di modernizzazione mediorientale.
Con i suoi 28 Paesi membri, la Nato non potrà mai essere rapida nel senso stretto del termine. Un’alleanza politico-strategica tanto articolata non è in grado di muoversi al passo con gli eventi, come potrebbe invece farlo una singola nazione. Dopo la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione del Patto di Varsavia, all’Alleanza atlantica ha avuto bisogno di tre anni, prima di cominciare a parlare di un suo “Nuovo concetto strategico”. Ma la nuova dottrina Nato risale solo al 1999. Vale a dire dieci anni dopo la fine della guerra fredda.
The critical information infrastructure (CII) represents the indispensable "nerves and blood" that allow modern societies to work and live. In fact, without it, there would be no distribution of energy, no services like banking or finance, no air traffic control and so on. The CII allows remote control and management of commodities and services, thus reducing costs, to utility companies and consumers alike, and improving efficiency. But the CII was born and developed with an intrinsic, and potentially disastrous, defect: security was never considered a top priority. Today, organized crime, rogue groups or even states may plan to disrupt or destroy portion of the CII or essential services, thus putting in serious dangers governments and economies around the world. This paper outlines the major elements of the CII and the risks to which it might be subject today and tomorrow.
Fin dallo scoppio delle prime rivolte, la Turchia è stata in prima linea nel cercare una soluzione alla crisi in Siria. Il miglioramento delle relazioni bilaterali a partire dall’inizio degli anni Duemila aveva trasformato il vicino siriano in uno dei principali partner regionali di Ankara e allo stesso tempo nell’esempio più significativo della politica di “zero problemi con i vicini” condotta dal governo del partito Giustizia e Sviluppo (Akp).
Le guerre in Libia e Mali e le loro implicazioni destabilizzanti, tradottesi in ultima istanza in una recrudescenza delle azioni terroristiche dei gruppi jihadisti nel più vasto Sahel, hanno esasperato l’instabilità di un’area storicamente attraversata da fratture sovrapposte e da contrasti a livello d’integrazione, state-building e governance solo in apparenza sopiti, chiamando in causa Algeria e Nigeria nel loro ruolo di potenze regionali in un misto di convergenza e antagonismo.
Sei mesi di stage nel quartier generale della Nato a Bruxelles, per conoscere meglio la complessa macchina che fa funzionare l’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico, in una parola la Nato, North Atlantic Treaty Organization.
Il Segretariato Internazionale Nato ha pubblicato il nuovo bando di concorso per “Nato Internship Programme“, il programma di tirocini che accoglierà giovani da 21 anni in su, cittadini degli Stati membri dell’organizzazione. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 4 giugno 2010, il processo di selezione si concluderà entro il mese di luglio. (...)
The predominantly military approach adopted by the U.S. and NATO in Afghanistan is showing its limits. An increase in attacks against on the Coalition forces, especially by personnel infiltrated in the Afghan National Security Forces (ANSF) cast serious doubts on their reliability and arise some questions about the future of Afghanistan. The transfer of power from NATO troops to the Afghan government, now in its fourth and final stage, seems to be in a very deep crisis. Moreover, the assessment of the situation on the ground leaves open many questions for what concerns security, governance and socio-economical situation. The Resolute Support Mission, which from 2015 will replace ISAF is therefore likely to be the same mission with a different name.
To overtake the uncertainties about the role of US and NATO in the future of Afghanistan and to involve the regional partners: that's the only way for achieving the right conditions for a successful transition in all the three fundamental aspects of security, governance and development.
Only a top level and shared agreement could permit to achieve the conditions necessary to bring in an effective and successful shift of power.