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Nato

Dal Baltico ai 4 di Visegrad, le contraddizioni dell'Est

Tra il primo ministro ungherese Viktor Orban e Jaroslaw Kaczynski, il vero leader della Polonia, ancorché senza cariche di governo, l’intesa è forte. Si oppongono all’evoluzione federalista dell’Europa; sostengono l’esigenza del ritorno alla nazione, come comunità e spazio; contestano le élite di Bruxelles; ritengono che il prezzo sociale pagato per avere un’economia di mercato sia stato troppo alto; dicono no ai rifugiati. 

The Russia-Ukraine conflict as the main driver of new confrontation in Europe

The deadlocked conflict between Russia and Ukraine remains, as of Spring 2017, the most direct challenge to security in Europe and the most powerful driver of the confrontation between Russia and the West. This confrontation is significantly different from the essentially static posture of the Cold War, from the late 1940s to the late 1970s, and it is the unique nature of the Russia-Ukraine conflict that determines many of the differences.

Balcani occidentali: così Mosca vuole tornare a "contare"

Il ritorno allo status di grande potenza è l’orizzonte verso cui si è mossa la Russia sin dall’inizio degli anni Duemila. Per Vladimir Putin e il suo entourage il conseguimento di tale obiettivo passa, anzitutto, per il ripristino del primato di Mosca sullo Spazio post-sovietico. Le mosse successive sono la sua affermazione come attore protagonista nelle regioni che le sono prossime geograficamente – come il Medio Oriente – o a cui è legata da vincoli storico-culturali – come i Balcani.

Nordic countries and Russia after 2014

This brief text addresses the question of how Russia’s recent actions in Ukraine – and elsewhere – have influenced debates and policies in the Nordic countries. The ambition here is to shed light on how these questions are addressed in Norway, Sweden, Denmark and Finland, the countries that for various reasons have had to redefine their policies towards Russia in the aftermath of the Ukraine crisis in 2014.

Afghanistan, a country on the brink

Over the last ten years, the mantra of experts and scholars highlighted the uncertain future of Afghanistan. The situation on the ground shows an ambiguous mix of instability and tentative signs of progress. To this very day, any future scenario bears the mark of uncertainty. The dynamics of the last two years, after the massive international withdrawal due to the end of the NATO-ISAF mission, are bound to recur not just in the next months but also in the next few years.

Merkel da Trump in cerca di un’intesa

Il 9 novembre scorso, il giorno dopo la vittoria di Donald Trump, la Cancelliera Merkel, facendo gli auguri al neo-presidente, stilò una lista di valori come condizione per continuare la collaborazione transatlantica: democrazia, libertà, rispetto del diritto e della dignità umana indipendentemente dal paese di origine, dal colore della pelle, dalla religione, dal sesso e dall’orientamento sessuale.

NATO: Alleati nell’era Trump

Il discorso al Congresso (28 febbraio) del presidente Donald Trump ha riportato al centro dell’attenzione il legame transatlantico. Il tono del nuovo inquilino della Casa Bianca è apparso relativamente più in continuità con la politica estera americana degli ultimi anni. Ma non possono essere dimenticate le numerose dichiarazioni critiche nei confronti della NATO, che è stata anche definita “obsoleta”.

NATO and the Gulf: the new Regional Centre in Kuwait

NATO has just opened a Regional Centre in Kuwait: it is the first such presence in the region. This step can support and enhance the Istanbul Cooperation Initiative (ICI), the practical cooperation framework launched in 2004 between NATO and the Gulf states (United Arab Emirates, Qatar, Kuwait and Bahrain). But the partnership road is still ahead.

NATO: aspettando la difesa europea

In occasione della sua prima visita ufficiale al quartier generale NATO in qualità di segretario della difesa, Jim Mattis ha esortato gli alleati europei a contribuire maggiormente ai costi di mantenimento dell’alleanza.

NATO: partner obbligati nell'incertezza globale

La Nato è un caso eccezionale nella storia delle relazioni internazionali. È un’alleanza straordinariamente longeva. È un’alleanza eccezionalmente istituzionalizzata. Ed è una delle pochissime alleanze nella storia che è sopravvissuta alla sua vittoria sull’avversario. Non solo, la Nato ha paradossalmente mostrato più attivismo e vitalità proprio nel periodo successivo alla scomparsa dell’Unione Sovietica, che per quarant’anni è stata la sua ragione strategica fondamentale.

Military Spending: Trump's Last Call for NATO Allies

For many years now, successive American administrations have made no secret of their frustration with how little most NATO allies spend on their militaries, leaving the United States with a disproportionately large share of the bill for the joint defense. James Mattis, the new Secretary of Defense, recently expressed much the same frustration in remarks delivered in Brussels. Recently, President Donald Trump went even further warning that unless the allies paid up, America might reduce its commitment.

Fronte Sud vs fronte Est: Trump motore di una nuova identità per la NATO?

La conclusione della guerra fredda impose alla Nato di perseguire una nuova ragione d’essere all’interno di un contesto strategico fattosi rapidamente più volatile e imprevedibile rispetto all’epoca bipolare. I vent’anni trascorsi tra la Dichiarazione di Londra sulla Nato trasformata del 1990 e l’elaborazione del Concetto Strategico del 2010 sono stati caratterizzati dagli interventi “fuori area” nell’ex Jugoslavia e in Afghanistan e dal tentativo dell’Alleanza Atlantica di ridefinire i propri compiti operativi.

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