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oriente

Vaticano e Chiesa russa: asse cristiano in Europa

Il rapporto di Benedetto XVI con le Chiese ortodosse si è posto in continuità con la linea seguita da Giovanni Paolo II, ma allo stesso tempo ha marcato delle differenze. Wojtyła era animato da una passione evidente nei confronti del mondo ortodosso, carica di valenze molteplici, intrise anche di motivi biografici, connessi alla storia e alla cultura della Polonia.

"Cosa cambia con le nomine di Obama" Tre domande a Andrea Carati

Le nomine di John Brennan a direttore della Cia e Chuck Hagel al Pentagono, fanno supporre una militarizzazione della difesa e della sicurezza? E, in caso positivo, come potrebbero influenzare le prossime decisioni americane?

Asia: la crescita che frammenta

Sulle sponde dei due oceani asiatici sono in atto delle manovre apparentemente sorprendenti. Strategie nazionali con radici secolari vengono rinnegate, alleanze consolidate sono messe in discussione, l’ideologia sbiadisce a favore degli interessi. La pax americana che ha governato il Pacifico è scossa dai nuovi equilibri, dei quali l’avanzata della Cina verso i mari meridionali è contemporaneamente causa, effetto e sintomo più eclatante. In realtà la crescita economica dell’Asia meridionale e orientale ha ridisegnato equilibri che non possono più essere confinati al versante economico.

Il Libano trascinato nella crisi siriana

Autobomba a Beirut. Uno dei titoli che la triste storia recente del Libano ha reso quasi un luogo comune. Venerdì, nelle prime ore che seguivano l’esplosione avvenuta ad Ashafieh, uno dei quartieri cristiani più popolosi nel pieno centro della città, la paura maggiore diffusa dentro e fuori il paese era che si trattasse di un attentato rivolto genericamente contro la comunità cristiana, richiamando quello che è un altro triste luogo comune libanese: la guerra settaria. 

Se l’emiro va a Gaza

Ha già scatenato polemiche e reazioni pesanti, la visita di poche ore che l’emiro del Qatar compirà oggi a Gaza, assieme a sua moglie e a una delegazione di notabili e giornalisti. Il motivo è chiaro: Sheykh Hamad bin Khalifa al Thani è il primo capo di stato a visitare Gaza dal 2007. Da quando, cioè, Hamas ha assunto con un colpo di mano il controllo della Striscia.

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