Sono passati quasi 4 anni esatti dall’1 agosto 2009, qundo un uomo si presentò al Bar No’ar, un locale nel centro di Tel Aviv frequentato soprattutto da giovani omosessuali, e cominciò a sparare sulla folla. 2 morti, molti feriti e un paese sotto shock. Israele, abituata a subire attentati da sempre, si ritrovò, forse per la prima volta, con un atto terroristico di matrice totalmente interna. Ma non fu solo l’aggressione in sé; ciò che accadde dopo fu quasi altrettanto grave.