Ciclo di incontri - Vent’anni di Putin: che Russia è stata, che Russia sarà?
Per rispondere alla domanda un breve riepilogo può essere utile. Nell’agosto del 1991, il presidente George W. H. Bush pronunciò un discorso al Parlamento di Kiev in cui esortò gli ucraini a ricercare l’autonomia piuttosto che l’indipedenza. Temeva che la disgregazione dell’Urss avrebbe destabilizzato l’intera regione. Non fu ascoltato e cominciò allora una fase in cui l’Ucraina oscillò, a seconda dei suoi leader del momento, fra l’Ovest e l’Est.
di Eleonora Tafuro Ambrosetti
Chi sedeva al Cremlino quando alla Casa Bianca c’era Bill Clinton? Vladimir Putin. Per avere un’idea, tra i coevi c’era anche Helmut Kohl, che è stato cancelliere tedesco fino al 1998 – solo un anno prima dell’insediamento di Putin – quando per 15 rubli si scambiava un marco tedesco. Diversamente dai “tre imperi” che, secondo un fortunato libro di Parag Khanna del 2008, hanno governato questa prima parte del XXI secolo (gli Usa di G.W.
“Friends are revealed in misfortune”. This is what the Chinese President Xi Jinping declared at the opening of the Eastern Economic Forum taking place on 11–13 September 2018 in Russia’s Far Eastern city of Vladivostok. And friends are indeed necessary to counter a powerful enemy.
The 2008 August war with Russia, which provoked hundreds of casualties and a huge flow of displaced people, also had some unexpected consequences for the quality of democracy in Georgia. The president at that time was Mikhail Saakashvili who, on the wave of the 2003 “Rose Revolution”, promised to lead the country toward a modern and democratic future.
L’imminente viaggio del presidente Conte a Washington, per le particolarità della presidenza Trump e, in certa misura, del governo Lega-5 Stelle, potrebbe non essere solo la visita “ad limina” alla Casa Bianca del presidente del Consiglio italiano poco dopo il suo insediamento, una costante della nostra politica del dopoguerra, a prescindere dal colore dei governi. La foto nel giardino delle rose della residenza presidenziale ha sempre rappresentato la massima aspirazione, e una sorta di consacrazione, dei nostri leader.