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rohani

L'America chiede negoziati

L’aver cantato «Bomb, bomb Iran» durante la campagna elettorale del 2008 sulle note della celebre canzone Barbara Ann, resa famosa dai Beach Boys, non fu certamente il motivo per cui John McCain perse le elezioni presidenziali contro Barack Obama. Tuttavia, a distanza di cinque anni dall’invasione dell’Iraq, la parodia musicale nemmeno aiutò il Repubblicano a guadagnare consenso agli occhi di un elettorato in larga parte riluttante ad utilizzare nuovamente la forza militare in Medio Oriente.

Mercoledì, 2 ottobre, 2013 (Tutto il giorno)
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Dietro la santa alleanza sciita

Le recenti dichiarazioni del presidente iraniano Rohani e la conseguente storica telefonata con la sua controparte statunitense, Barak Obama, possono aver quantomeno sconcertato il più fedele alleato di Teheran, Hezbollah. Intendiamoci, non basta uno scambio di battute al telefono per risolvere trenta e passa anni di frizioni diventate rancori e tensioni che, più volte, hanno rischiato di collassare in uno scontro armato.

Mercoledì, 2 ottobre, 2013 (Tutto il giorno)
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Il nuovo corso della Realpolitik nella partita diplomatica tra Iran e Stati Uniti

Alla luce dei recenti avvenimenti sviluppatisi nella cornice diplomatica della settimana inaugurale della sessantottesima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha visto una ripresa dell'interazione negoziale tra Iran e Stati Uniti, a pochi mesi dalla elezione a presidente della Repubblica Islamica di Hassan Rohani, è sorto un intenso dibattito sulla verosimiglianza dell'apertura politica esercitata da Rohani stesso e dal suo staff, in primis il ministro degli esteri Yavad Zarif.

Mercoledì, 2 ottobre, 2013 (Tutto il giorno)
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Usa: prove tecniche di disgelo

A una settimana dall'intervento presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dei presidenti di Iran e Stati Uniti, l’ottimismo, seppur cauto, nei confronti di una possibile distensione nelle relazioni tra i due paesi non ha precedenti.

Mercoledì, 2 ottobre, 2013 (Tutto il giorno)
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Perché Teheran sta cercando un "compromesso storico" con Washington

Le ultime aperture del presidente iraniano Hassan Rohani nei confronti di Washington, in particolare lo storico colloquio telefonico con il presidente statunitense Barack Obama, hanno suscitato, negli ultimi giorni, l'attenzione dei media internazionali, provocando inoltre diverse reazioni sia all'interno degli schieramenti politici della Repubblica Islamica sia tra la società civile iraniana.

Mercoledì, 2 ottobre, 2013 (Tutto il giorno)
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I due golfi e la distensione

Le parole e i toni del neo-presidente Hassan Rouhani suggeriscono che l’Iran voglia intraprendere un percorso di distensione politica, sia a livello regionale che internazionale. Il presidente della repubblica, già capo negoziatore nucleare nei mandati del  riformista Khatami e padre del primo patto di sicurezza firmato con i sauditi nel 1998, ha auspicato “eccellenti relazioni con i vicini”.

Mercoledì, 2 ottobre, 2013 (Tutto il giorno)
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Il ritorno dell'Iran e il "grande gioco" regionale

Alla luce dei primi segnali di una distensione nei rapporti tra Usa e Iran, e in occasione della pubblicazione del numero di ottobre di Limes dedicato al tema del "Ritorno dell'Iran" l'ISPI ha organizzato una tavola rotonda per discutere dei nuovi scenari geopolitici in Iran e nell'intera area del Golfo.
 
 
 
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