Qual è il quadro che emerge dalla rilevazione sugli italiani e la politica internazionale? Quali sono le principali minacce per l'Italia? Quali sono stati gli avvenimenti più preoccupanti del 2017? Quali quelli che hanno dato più speranza? Qual è stato il personaggio più influente? Come ha gestito il Governo l'allerta terrorismo? E la crisi migratoria?
Qual è la minaccia più grave per l’Italia? Donald Trump è un esempio da imitare o un fattore di instabilità mondiale? La Corea del Nord è un pericolo per la pace? Ecco la percezione degli italiani su alcuni dei temi più caldi dell’attualità internazionale. Il sondaggio è stato commissionato da ISPI e Rainews24 e realizzato da IPSOS su un campione di oltre 1000 interviste effettuate tra il 26 e il 27 settembre.
Le minacce più sentite: crisi economica ancora prima (ma in flessione), immigrazione seconda
Qual è il quadro che emerge dalla rilevazione sugli italiani e la politica internazionale giunta alla sua terza edizione? Quello di un paese che per tre anni consecutivi ha avuto al centro delle proprie preoccupazioni la crisi economica. Diverso lo scenario quando si parla di minacce globali: in questo caso, infatti, prevale nettamente la preoccupazione per il terrorismo islamico.
Mentre l’Unione europea celebra i sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma, il progetto di integrazione affronta una delle fasi più difficili della sua storia. Un Regno Unito ancora scosso dall’attentato di Westminster avvierà formalmente il processo di Brexit il prossimo 29 marzo, mentre non è chiaro se e in che misura l’opzione dell’integrazione differenziata ("Europa a più velocità") proposta da alcuni paesi avrà sviluppi concreti.
Alle elezioni del 23 aprile si presenteranno undici candidati. Fra questi, i principali sono:
1. Jean-Luc Mélenchon, La France insoumise (estrema sinistra)
2. Marine Le Pen, Front national (estrema destra)
3. François Fillon, Les Républicains (centro-destra)
4. Emmanuel Macron, En Marche! (centro-sinistra, benché si definisca come “né di destra né di sinistra”)
5. Benoît Hamon, Parti socialiste (centro-sinistra)
Quella del 6 novembre prossimo si preannuncia come una delle elezioni più combattute nella storia degli Stati Uniti. I sondaggi indicano una situazione di sostanziale pareggio nel voto popolare; Barack Obama preserva un lieve vantaggio nel collegio elettorale; Il sostegno a Romney è cresciuto di molto negli stati cruciali – Florida, Virginia, Ohio, Iowa e Colorado – che decideranno il risultato ultimo dell'elezione.