Un caso di molestie sessuali avvenuto pochi giorni fa all’Università del Cairo si è trasformato in poco tempo in un dibattito nazionale. Al centro della vicenda una giovane studentessa, assalita nei locali dell’università da un gruppo di studenti. Gli assalitori l’avrebbero molestata fisicamente e verbalmente a causa del suo abbigliamento, tentando anche di strapparle gli indumenti di dosso.
Three years have passed since the 2011 “Tahrir” Revolution in Egypt. In that occasion we saw the Egyptian women side by side with men calling for democracy and freedom, and the world had the impression that – along with a new season for political rights and democratization for all Egyptians - also a new era for women rights had began in Egypt.
Ramy Essam ha raggiunto la fama mondiale recentemente, dopo che la sua performance in Piazza Tahrir nei giorni più caldi di quel gennaio 2011 e una sua lunga intervista sono finiti dentro “The Square”, il documentario indipendente sulla ribellione egiziana ora candidato agli oscar.
Dopo le critiche e la chiusura del programma di Bassem Youssef, i numerosi sostenitori (ma forse sarebbe più corretto chiamarli “fan”) dell’attuale ministro della difesa egiziano e leader delle forze armate Abdel Fattah el-Sissi si muovono velocemente verso nuove frontiere del culto della personalità.
Domenica è tornato in onda dopo mesi di silenzio, e già da lunedì rischiano di pendere su di lui nuovi procedimenti legali per offesa all’onore dello stato e delle forze armate. Bassem Youssef, il “John Stewart” egiziano, è finito nuovamente nei guai a poche ore dalla fine della prima puntata del suo “Al-Barnamaj” – “il programma” dopo mesi di sospensione.
Nel 2011 sono stati uno dei fenomeno più originali ed efficaci delle rivolte di Piazza Tahrir. Glu Ultras egiziani erano diventati una sorta di “avanguardia rivoluzionaria”. Grazie alla loro organizzazione quasi militare e alla loro lunga esperienza di scontri con le forze dell’ordine, riuscivano infatti a mantenere compatti i ranghi delle manifestazioni di piazza anche nelle situazioni più estreme.
Tamarrud (disobbedienza), il movimento che da mesi raccoglie firme per chiedere le dimissioni del presidente egiziano Mursi, è nato criticando espressamente i metodi tradizionali di contestazione politica utilizzati finora dall’opposizione egiziana.
Tamarrud contro Tagarrud. “Disobbedienza” contro il “Buon agire islamico”. Sono le due insegne sotto cui si battono da alcune settimane le due grandi fazioni della politica egiziana a due anni dal movimento unitario di Piazza Tahrir.
Dopo il recente decreto che ha posto le decisioni del presidente al di sopra di ogni esame giudiziario e la nuova Costituzione approvata dalla Assemblea Costituente che prevede la sharia come fonte giuridica principale, il presidente egiziano Morsi è nella bufera. Riserve sull’atteggiamento assunto dal presidente vengono sollevate dai manifestanti negli scontri in piazza e dai suoi consiglieri personali che rimettono in massa l’incarico.