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Turchia

Podcast Globally: Il sofa-gate turco

Il 6 aprile è scoppiato il Sofa-gate che ha visto coinvolti la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, quello del Consiglio europeo Charles Michel e il presidente turco Erdogan. Tra protocollo e sessismo, Silvia Boccardi e Alessandro Tommasi di Will parlano con Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo ISPI, di ragioni e conseguenze dello scandalo diplomatico.

 

Senza sedia

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen viene lasciata senza sedia al vertice di Ankara. Ma l’incidente diplomatico in Turchia mette in luce debolezze e divisioni della Ue.

 

UE e Turchia: alla ricerca di un equilibrio

Dopo il Consiglio europeo di fine marzo, la visita di Charles Michel e Ursula von der Leyen ad Ankara il 6 aprile apre la strada a un cambio di passo nelle relazioni tra Unione europea (Ue) e Turchia all’insegna di un rinnovato dialogo per rilanciare la cooperazione bilaterale dopo anni di forti tensioni. Si tratta di una visita dall’alto valore simbolico che sottolinea l’importanza della Turchia come attore di primo piano in un contesto geopolitico, quello del Mediterraneo allargato, strategico per l’Europa.

Turchia: nuova crisi della lira in vista?

L’inattesa rimozione del governatore della Banca centrale turca da parte del presidente Recep Tayyp Erdogan ha destato grande sorpresa non solo perché Naci Agbal era stato nominato appena quattro mesi fa, ma soprattutto perché il suo indirizzo di politica monetaria, più in linea con le tradizionali teorie economiche, aveva ottenuto il plauso e la fiducia dei mercati e degli investitori internazionali.

Turchia: donne e lira, lo strappo di Erdogan

Erdogan, in calo nei consensi e alle prese con una crisi economica senza precedenti, silura il governatore della Banca centrale. Allo stesso tempo, per conquistare i voti dei conservatori, fa uscire la Turchia dalla Convenzione di Istanbul sui diritti delle donne.

 

Turchia: la pandemia e le altre crisi di Ankara

La gestione della crisi pandemica, dopo la seconda ondata che ha fatto crescere in maniera esponenziale i casi di contagio nel paese, e della difficile situazione economica rimane la priorità per la Turchia, impegnata all’inizio del 2021 con l’avvio della campagna vaccinale contro il Covid-19. Sul piano esterno, la politica del paese non sembra risentire della complessa situazione interna e l’attivismo di Ankara continua su diversi fronti.

Le prospettive per l'economia della Turchia

Turchia: l'anno della verità?

Nel 1945, superata la grande guerra senza aver combattuto, ed evitata l'invasione da parte dell'esercito tedesco, la Turchia si ritrovò all’indomani del D-Day piuttosto isolata. Di fronte ad una Unione Sovietica che pretendeva due province turche oltre che il controllo congiunto degli stretti, e costretta a resistere da sola alla minaccia sovietica per quasi un anno e mezzo, in quel momento - nel 1945 - Ankara assunse la decisione strategica di entrare a far parte del blocco americano figlio delle divisioni della Guerra Fredda.

Mediare per necessità: l’Italia e le insidie del Mediterraneo Orientale

Nel Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020, l’Ue ha sancito la mancanza di passi avanti rispetto alle relazioni europee con la Turchia alla luce delle “azioni unilaterali”, delle “provocazioni” e dell’“escalation retorica” di Ankara nei confronti dell’Ue, degli Stati membri e dei loro leader.

Turchia: incubo economia per Erdogan

A due settimane dalla sua nomina, il neo governatore della Banca centrale turca Naci Agbal è passato dalle parole ai fatti, attuando un significativo aumento del tasso d’interesse dal 10,25% al 15%.

Grecia e Turchia ai ferri corti: duello nel Mediterraneo orientale

10 domande e 10 risposte sul nuovo crescendo di tensione nel Mediterraneo orientale

Nuovo protagonismo della Turchia nello scacchiere regionale

La Turchia è oggi uno degli attori più attivi dello scacchiere mediorientale e mediterraneo. Dalla Siria alla Libia passando per il Mediterraneo orientale Ankara gioca un ruolo di primo piano nei principali conflitti e contesti di crisi della regione. Se l’ambizione a diventare, e a essere riconosciuta, una potenza regionale rimane una componente chiave della politica estera del Partito Giustizia e Sviluppo (Akp) fin dalla sua ascesa al governo (novembre 2002), questa ha subito trasformazioni importanti negli ultimi anni.

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