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Ucraina

L’Ucraina di Zelensky tra crisi economica e riforme necessarie

I dati sull'effetto della pandemia in Ucraina sono tutto sommato confortanti, almeno quelli ufficiali: aggiornati ai primi di giugno nell'ex repubblica sovietica sono stati registrati circa 730 morti e 24mila contagiati, in fondo poco per un paese con oltre 40 milioni di abitanti e con un sistema sanitario sofferente per questioni strutturali legate alla perenne crisi economica.

Mercoledì, 3 giugno, 2020 - 13:00
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Distensione tra Russia e Ucraina?

Cinque anni dopo l’annessione della Crimea, le sanzioni europee e la guerra in Donbass, i presidenti di Russia e Ucraina si sono finalmente incontrati per abbozzare un accordo di pace: ne va del futuro della regione, e del continente.

Giovedì, 26 Dicembre, 2019 - 19:30
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Ucraina: Zelensky ora punta alla maggioranza nel parlamento

Nella giornata di ieri, le immagini di Vladimir Zelensky (in ucraino Volodymyr Zelenskiy) circondato da sostenitori festanti mentre si dirigeva verso il parlamento di Kiev per essere formalmente nominato presidente hanno fatto il giro del mondo.

Martedì, 21 maggio, 2019 - 17:00
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I risvolti politici delle sanzioni tra Mosca e Kiev

Nel furore della campagna elettorale per le presidenziali ucraine e a pochi giorni dal voto per il secondo turno, quello decisivo per la scelta su chi sarebbe diventato Presidente per i prossimi 5 anni, Mosca ha intrapreso l’ennesima azione nella guerra economica in corso da anni con Kiev.

Martedì, 14 maggio, 2019 - 17:00
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Ucraina: Zelensky, un comico come presidente

Confermando i risultati parziali del primo turno delle elezioni presidenziali dello scorso 31 marzo e i sondaggi che lo davano come candidato ampiamente favorito, nel ballottaggio di Domenica 21 aprile gli ucraini hanno scelto l’attore Vladimir Zelensky (Volodymyr Zelenskiy in ucraino): con oltre il 70% dei voti, sarà lui il prossimo

Domenica, 21 aprile, 2019 - 21:45
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Russia-Ucraina: verso l'escalation?

Per rispondere alla domanda un breve riepilogo può essere utile. Nell’agosto del 1991, il presidente George W. H. Bush pronunciò un discorso al Parlamento di Kiev in cui esortò gli ucraini a ricercare l’autonomia piuttosto che l’indipedenza. Temeva che la disgregazione dell’Urss avrebbe destabilizzato l’intera regione. Non fu ascoltato e cominciò allora una fase in cui l’Ucraina oscillò, a seconda dei suoi leader del momento, fra l’Ovest e l’Est.

Giovedì, 27 Dicembre, 2018 - 02:00
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Morire per il mare di Azov?

“E’ stata senza dubbio una provocazione. Il presidente (ucraino, n.d.r.) è quinto nei sondaggi elettorali e dunque doveva fare qualcosa”, spiegava Vladimir Putin al forum finanziario di Mosca. Ha ragione. Petro Poroshenko poteva affrontare la questione dello stretto di Kerch e della libera navigazione in un modo diverso. Ha agito così perché a fine marzo, quando ci saranno le elezioni, potrà chiedere il voto a un’Ucraina in divisa, mobilitata contro le minacce russe.

Giovedì, 29 novembre, 2018 - 17:00
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Obama e la Russia, dal restart alla crisi ucraina

Dopo il colpo di Stato di Kiev del 23-24 febbraio 2014, favorito dall’ingerenza negli affari interni ucraini di Washington, di Varsavia e dei Big Three dell’Unione europea (Berlino, Parigi, Londra),  la frontiera russo-europea è tornata a essere una «linea di faglia» che evidenzia schieramenti rivali sul punto di entrare in rotta di collisione.

Venerdì, 5 Agosto, 2016 (Tutto il giorno)
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Il Caucaso meridionale dopo Riga: sempre più lontano dall’Europa?

Semplici “aspirazioni”, ma nessuna prospettiva concreta di un’integrazione in Europa. Nella terminologia utilizzata all’interno della dichiarazione congiunta del summit di Riga del 21 e 22 maggio scorso i più smaliziati hanno voluto leggere un’importante battuta d’arresto nello sviluppo del programma di partenariato orientale dell’UE. Difficile dar loro torto, in effetti, soprattutto se si analizza la questione dalla prospettiva del Caucaso meridionale.

Venerdì, 19 giugno, 2015 (Tutto il giorno)
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La crisi ucraina:un monito per l'Europa e per i vicini orientali

La crisi ucraina messa in moto dal rifiuto della leadership del paese di sottoscrivere un Accordo di Associazione, nell’ambito della politica del Partenariato orientale, con l’Unione Europea (UE) ha svelato in maniera drammatica le aspirazioni post-imperiali della Federazione russa. Nei primi anni Novanta, la Russia era assorbita dal processo interno di trasformazione e dal fronteggiare le gravi conseguenze di una rapida e radicale liberalizzazione economica.

Mercoledì, 1 aprile, 2015 (Tutto il giorno)
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