The outcome of the forthcoming general elections is wide open, and Iraq’s political scene could change considerably in a short time. But, whatever its shape and color, the government that takes power will have to address serious medium-term economic challenges. In one way or another, these challenges all relate to oil – and it is difficult to see how it could be otherwise, as Iraq is already one of the largest oil producers in the world and the third largest exporter after Saudi Arabia and Russia.
Andrea Tamagnini lavora per l’ONU da più di 30 anni e nel corso della sua carriera si è occupato soprattutto di cooperazione operando nell’ UNDP a Sao Tomè & Principe, in Angola, Mozambico, Guatemala e Guyana. Ci racconta la sua esperienza in quelli che chiama “i paesi falliti”, come la Liberia, il suo lavoro con le istituzioni locali nella drammatica fase post conflitto. (...)
Forse è proprio la conclusione del master la fase più importante. I giorni di fine corso segnano per i nostri corsisti la strada per spalancare la porta d’ingresso nel mondo dopo un anno di duro lavoro. Gli studenti del Master in International Cooperation possono cercare di aprire quella porta per diventare dei veri cooperanti e gli alunni del Master in Diplomacy invece quella per entrare in diplomazia. (...)
Sono Pietro Pulcher e dopo aver conseguito il Master in Cooperazione Internazionale ho svolto uno stage a Samoa, una esperienza davvero interessante e variegata. Dopo avermi cambiato 4 volte le mansioni, si sono decisi a mettermi a seguire i progetti di salvaguardia del territorio e della foresta locale concentrati su attività di capacity building a Samoa, Niue e Tokelau (sì, esattamente i meravigliosi atolli circondati dalla barriera corallina in mezzo all’immenso nulla dell’oceano pacifico). (...)
Essere selezionati per effettuare un periodo di lavoro presso l’ONU attraverso programmi quali lo United Nations Volunteers può essere un’ottima possibilità per iniziare a lavorare nella cooperazione internazionale e, per i più meritevoli,mettere il primo tassello della propria carriera come racconta Simona Galbiati in questa intervista.
Il “progetto” riveste un’importanza fondamentale in quanto è il principale elemento che permette alle ONG di lavorare, rendendo possibile il “miglioramento” di una condizione di vita, quella in cui si è deciso di intervenire.
Parliamo oggi del “ciclo del progetto” con Javier Schunk, che dopo alcune significative esperienze sul campo, in Senegal e nei Balcani, è passato a ruoli di project manager in seno all’ONG CISV di Torino, fino a quando è diventato coordinatore dell’intero settore progetti nel 1994. (...)