La risposta della società civile russa all’invasione dell’Ucraina rappresenta il punto di arrivo di una parabola iniziata nei primi anni Duemila. L’assenza di un’infrastruttura in grado di organizzare il dissenso, dovuta alla lenta erosione del margine di manovra della società civile, costringe i manifestanti ad adottare strategie nuove e creative.
Vladimir Putin, tutte le notizie
Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin è uno dei principali attori della geopolitica. Il suo nome non è legato solo agli ultimi vent'anni del paese e al fututo prossimo, ma anche al futuro delle relazioni coi paesi europei. Gli standard della democrazia russa sono in discesa e, stando alle ultime notizie, la Russia è in piena deriva autoritaria. Lo dimostrano innanzitutto elezioni pilotate e la mancanza di un reale pluralismo di partiti.
Russia’s growing presence in the Sahel is part of a regional trend, accentuated since 2014 and gaining a new impetus with the escalation of the war in Ukraine. Overall, Russia's main method of engaging in Africa remains security cooperation, supported by communication campaigns.
The Kremlin’s influence in the Sahel is occurring in a context of political instability, increasing insecurity, and in tandem with the withdrawal of French and European security forces from Mali[1].
Quando nel 2013 l’allora Presidente armeno Serzh Sargsyan decise di cedere alle pressioni russe e aderire all’Unione economica eurasiatica invece di firmare l’Accordo di associazione con l’UE, molti si sorpresero per la scarsità di proteste della società civile armena.
After four turbulent years in the transatlantic partnership under President Trump, the Biden administration aspired to rebuild trust among its allies. Under the slogan “America is back” President Biden and senior officials not only emphasized their commitment to the transatlantic partnership but also proposed a future-oriented agenda to increase institutional innovation and resilience.
Vladimir Putin annuncia l’annessione dei territori ucraini: “Sono nostri per sempre”. E Kiev risponde chiedendo di entrare nella Nato. Strage di civili a Zaporizhzhia.
Un paranoico alla guida di un paese dall’incerto futuro e di fronte a un’umiliante sconfitta militare siede sul più grande arsenale nucleare del mondo. Poco meno di 6mila testate: alcune ritirate ma ancora integre, altre immagazzinate nell'eventualità di un Armageddon; ma 1.500 strategiche e diverse centinaia tattiche, dispiegate e pronte per l'uso.
Should the EU ban Russian tourists? This question divided the bloc as EU leaders met in Prague at the end of August to discuss several countries and Ukraine President Volodymyr Zelensky’s call for an EU-wide ban on Russian tourist visas. Western European countries like Germany and France opposed any ban that might punish ordinary Russians and play into Russian President Vladimir Putin’s anti-Western propaganda.
Molto più di un ‘faccia a faccia’ tra Putin e Xi Jinping: il vertice di Samarcanda rimette in discussione l’ordine mondiale.
“La storia del mondo non è altro che la biografia di grandi uomini”, disse nel XIX secolo il filosofo Thomas Carlyle, riferendosi alla capacità degli “eroi” di plasmare la storia attraverso doti personali e ispirazione divina. Oggi questa visione personalistica della storia è stata ampiamente superata. Il caso di Mikhail Sergeyevich Gorbachev, scomparso il 30 agosto a Mosca a 91 anni, sembra tuttavia un’eccezione.
Nel caos della disgregazione dell’Urss provocato da lui stesso, Gorbaciov si muoveva come un personaggio di Dostoevskij: prima ispirato dall'idea del bene, poi tradito dalla natura umana, infine rassegnato all'espiazione
The MED This Week newsletter provides expert analysis and informed comments on the MENA region's most significant issues and trends. Today, we focus on the visit that Russian President Putin and Turkish President Erdogan paid to Tehran, where together with Iranian President Raisi, they discussed the Ukraine war and the Syrian conflict.
Fin dai primi giorni dell’invasione russa dell’Ucraina, si è sviluppato un vivace e apprezzabile dibattito sia in ambito mediatico che accademico su significato e implicazioni della parola “vittoria” in questo contesto. Cosa significa esattamente per la Russia “vincere” la guerra?